L'Italia Mensile

Wagner: tanto rumore per nulla

La Russia è più in sella che mai

di Giuseppe Provenzale

Sono state sufficienti dodici ore, e la pronta restituzione a Putin dei favori ricevuti da parte del presidente bielorusso Lukashenko, in veste di mediatore oltre che di preziosissimo alleato strategico, per archiviare quello che i media italiani – che da fan di Azov c’hanno messo un attimo a diventare appassionati di Wagner – avevano prontamente descritto come un colpo di Stato in piena regola e, per di più, con annessa marcia su Roma… ops: su Mosca.

Forse Prigozhin contava sulla defezione di interi reparti, cosa che non è si è minimamente verificata?

Pensava forse, il capo di Wagner, di attirare simpatie mettendosi contro quelli che avrebbero dovuto essere i “suoi” nel bel mezzo di un conflitto vitale?

Pare che – virulenza verbale di alcuni video a parte e dichiarato tradimento (supportato da chi? Qualcuno, forse Medvedev, ha fatto riferimento a servizi stranieri e di un certo Paese mediorientale…) – non vi sia stato spargimento di sangue né una qualche particolare manifestazione di limitazione delle libertà per la popolazione delle aree coinvolte e questo potrebbe far credere che i ribelli prevedessero una qualche adesione popolare alla loro iniziativa, cosa che, almeno a giudicare da alcuni video, non è accaduta minimamente, anzi: gli uomini di di Prigozhin sono stati oggetto di aperte critiche da parte dei russi, specie dopo l’ultimatum di Putin, e quella “guerra civile” desiderata dai media occidentali – con conseguente suicidio del cattivo di turno – non c’è mai stata né ci sarà per una semplice ragione: la stragrande maggioranza dei Russi sono uniti nel sacrificio e hanno fiducia in Putin.

Naturalmente, e per concludere, nessuna delle analisi prima proposte pretende di essere esaustiva, e sarà solamente l’immediato futuro a fornire alcune risposte effettuali, tuttavia, e non è poco, la notizia di oggi è questa: la Russia, già data per caduta, è più in sella che mai.

P.S.
Il Ministro degli Esteri russo Lavrov, mentre la pratica Wagner veniva archiviata, aveva molto significativamente dichiarato: “Siamo convinti che nel prossimo futuro la situazione troverà una soluzione degna della saggezza millenaria del popolo e dello Stato russo”.

Un commento su “Wagner: tanto rumore per nulla

  1. only some participants and top officials will know the truth. For me, from the very beginning of these events, there were two options: Prigozhin’s betrayal and a distraction in favor of Ukraine. It didn’t look like a coup d’état. It’s funny how many times the Western tabloids have had to “roll over in the air.” I confirm that this has rallied the population around the President of Russia even more. However, the saddest thing is the 12 dead pilots who were shot down in the sky by Prigozhin’s troops.

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