di Fabio C. Maguire
Ursula Von der Leyen è intervenuta alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Londra con “un forte messaggio politico” rivolto alla comunità internazionale.
Il Capo della Commissione europea ha dichiarato che il futuro dell’Ucraina è nell’ Unione Europea e che”nonostante la guerra, sta facendo importanti riforme come chiesto da noi: devono compiere sette passaggi, ne hanno fatti già due e hanno fatto buoni progressi sugli altri cinque.”
Sulla ricostruzione post guerra Von der Leyen ha riferito di affidare le spese di restauro alla Russia, affermando di essere “profondamente convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione.”
La parte interessante del discorso dell’europeista tedesca riguarda, tuttavia, la pace.
Infatti, il capo della Commissione europea ha ricordato che “noi tutti siamo per la pace e non c’è nessuno che vuole la pace più degli ucraini.”
“L’Ucraina ha presentato un piano di dieci punti, ha spiegato Von der Leyen, “e quello è ciò che sosteniamo”.
Il piano avanzato da Kiev prevede anche il recupero della Crimea perché, ha detto Von der Leyen, l’obbiettivo è quello di “non finire per avere un conflitto congelato in parti dell’Ucraina, perché in questo caso nessuno vorrebbe investire nella regione per il rischio che il conflitto riesploda in qualsiasi momento.”
Eppure Ursula Von der Leyen ricorderà come un valido accordo fosse stato trovato e sottoscritto dai rappresentanti ucraini e russi, nei colloqui di marzo 2022 a Istanbul, ma solamente dopo l’intervento dell’ex primo ministro britannico Boris Johnson, volato a Kiev poco dopo, Zelensky e il suo entourage si sono ritirati indietro.
La Commissaria dell’UE ricorderà anche la proposta avanzata dalla Cina nel febbraio 2023 o la mediazione recente della missione di pace africana, tutte iniziative bocciate e rifiutate da Kiev, sempre su ordine di Washington e Bruxelles.
Dunque, più che al benessere e alla sicurezza del popolo ucraino, i falchi occidentali sono interessati ai potenziali grandi vantaggi politici ed economici del paese.
Sul cadavere ucraino faranno affari colossi degli investimenti del calibro di Blackrock che ha già avanzato alla giunta di Kiev un possibile piano di ricostruzione e riqualifica del territorio.
Le parole della Von der Leyen vanno lette attentamente e si capirà allora che l’Ucraina combatterà fino all’ultimo ucraino solo ed esclusivamente per gli interessi di avvoltoi stranieri, poco interessati al bene e alla crescita del paese e dei cittadini.