Ramona Castellino
In Italia non ci sono soldi per la salute, per la scuola, per i trasporti.
Ma sono tanti, tantissimi i soldi spesi per il sostegno dell’Ucraina.
Dal 2022 ad oggi, il conflitto in Ucraina è costato alle imprese italiane 155,1 miliardi di euro.
Ad una cifra così esorbitante ci si arriva pensando alle mancate esportazioni verso la Russia che sono circa 13.4 miliardi di euro, ai 18,4 miliardi di euro di export verso la Germania, 78,9 miliardi spesi per acquistare energia, ad un costo maggiore ovviamente, dai paesi diversi dalla Russia, 44,3 miliardi di euro sono di maggior oneri finanziari per contrastare l’inflazione con conseguente impennata dei tassi di interesse.
Nel 2024 la pressione fiscale su piccole imprese e cittadini rispetto all’euro zona è di più 36,5 miliardi di euro, all’incirca 620 euro in più a persona.
E siamo i primi come sempre nel caro bollette che aumentano le spese energetiche delle piccole imprese italiane di 11,8 miliardi di euro solo nel biennio 2022/23.
A fronte di ciò ieri al G7 italiano i paesi europei w
e l’Italia in prima fila, hanno ribadito che il sostegno all’Ucraina sarà incrollabile fino alla vittoria di quest’ ultima.
E agli italiani un bel calcio nel sedere.