di Giuliano Castellino
Tutto l’Occidente colonizzato ha dichiarato una guerra spietata e senza quartiere a Mosca, al popolo e alla cultura russi: nemmeno ai tempi dell’Unione Sovietica si era raggiunto un odio così profondo contro tutto ciò che proviene dalla patria di Tolstòj, Dostoevskij, Majakovskij, Solzhenitsyn, Ciajkovskij…
Washington, Londra, Parigi, ma anche Bruxelles e Tel Aviv, hanno, infatti, messo il popolo russo nel mirino.
Ma perché tanto odio?
Il globalismo, il nuovo ordine mondiale, l’imperialismo angloamericano hanno la rabbiosa necessità di distruggere Putin ed il putinismo.
Chi lavora ad un mondo senza Dio, identità, frontiere – un mondo che sia obbligatoriamente vaccinato, distanziato, imbavagliato, sorvegliato, spiato – ad un mondo da incubo, senza famiglia, lavoro, proprietà – un mondo dove i sani devono essere curati e la presunta salute di Madre Terra imporsi sull’uomo – non può accettare l’esistenza stessa della Russia.
Chi intenda sovvertire definitivamente la gerarchia dell’ordine naturale – rovesciando la scala: Dio, uomo, animale, vegetale e minerale – e impedire persino la libertà di movimento, imprigionando i poveri in casa o in città da 15 minuti – magari con un bel reddito universale e davanti a Netflix a mangiar grilli e cavallette – non può neanche concepire che esista un nemico come la Russia.
Chi vuole farci credere che la presunta percezione di genere debba sostituire la sessualità biologica e che i bambini si possano acquistare su internet, chi stravede per i green pass, passati e futuri, e, magari, non vede l’ora di ficcarci un microchip sottopelle, chi anela al post-umanesimo come ultima frontiera da cancellare sa bene di avere in Putin un nemico irriducibile e molto potente.
La Russia, infatti, è oggi un modello per le nazioni che vogliono ribellarsi all’impero globalista, è un vero e proprio faro: politico, religioso, sociale, antropologico, culturale…
La Russia è popolo e identità, Cristo, Fede e Tradizione; Patria, Comunità, orgoglio nazionale! È anti-capitalismo, anti-imperialismo, anti-neocolonialismo, libertà e liberazione.
Lotta di classe e lavoro.
Nella comunione di storie diverse, è garanzia di unità, cooperazione, pace e futuro.
Nei cieli di Russia sventolano insieme le bandiere zariste, sovietiche e tricolori bianco, rosso e blu!
Tutti noi, patrioti e ribelli – che auspichiamo un fronte di liberazione popolare e nazionale, noi resistenza al Great Reset, al globalismo e al capitalismo 4.0, noi dissidenti, popolo unito e libero – guardiamo a Mosca con speranza, a Putin come guida responsabile, alla Russia e al suo popolo unito come baluardo contro il mondialismo.
Sì, siamo tutti russi! In trincea, come loro, a difendere non solo il destino di una grande nazione, ma il futuro e la libertà di tutti i popoli.
Viva la Russia!
Viva il popolo Russo!
Viva Putin per mille anni!