Mons. Carlo Maria Viganò
Le “crisi” pianificate per forzare comportamenti che la popolazione non adotterebbe mai in condizioni di normalità sono applicate 𝘴𝘪𝘯𝘦 𝘨𝘭𝘰𝘴𝘴𝘢 dal sistema.
𝗚𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶, 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗲 𝗮 𝗶𝗻𝗰𝘂𝗿𝗶𝗮, 𝗶 𝗳𝗲𝗻𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶 𝗮𝘁𝗺𝗼𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗮𝘀𝘁𝗿𝗼𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗼𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗼𝗶𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗶𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗻𝗲𝗹𝘂𝘁𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗹𝗶𝗺𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗮𝗻𝗴𝗲, 𝗮𝗹 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗰𝗶 𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲́𝗹𝗶𝘁𝗲 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮.
È avvenuto lo stesso con l’emergenza psicopandemica e con quella energetica. E come ieri, chi oggi dissente è criminalizzato, a prescindere dalla validità delle sue argomentazioni.
La ripetizione dello stesso schema, però, sta facendo aprire gli occhi a molte persone, che comprendono la pretestuosità delle emergenze e delle crisi, e vedono concretizzarsi la minaccia di sempre più tiranniche compressioni dei diritti fondamentali.
Ciò che scandalizza maggiormente è l’asservimento di Bergoglio all’agenda del Nuovo Ordine Mondiale, compendiato dalla recente visita del capo dell’OMS per impartire ordini sul green come ieri sul siero genico mRNA.
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮, 𝗳𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮, 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗳𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝘀𝗶.