di Fabio C. Maguire
A San Pietroburgo si è svolto il secondo vertice Russia-Africa.
All’evento hanno partecipato 49 dei 54 rappresentanti di Stato del continente nero.
L’udienza principale si è tenuta nella giornata del 28 luglio dove il Presidente Vladimir Putin ha parlato alla sessione plenaria.
Il leader del Cremlino ha sottolineato di aver apprezzato la volontà dell’Africa di voler cooperare con la Russia riguardo la crisi ucraina.
La Federazione Russa aspira a rafforzare la cooperazione strategica con i paesi africani nell’ottica di un nuovo ordine multipolare e policentrico.
Le parti hanno convenuto sulla possibilità di aumentare qualitativamente e quantitativamente il commercio bilaterale attraverso valute nazionali, abbandonando il dollaro statunitense.
“L’obiettivo è aumentare qualitativamente e quantitativamente il commercio reciproco e migliorarne la struttura.
Stiamo anche parlando di passare sistematicamente alle valute nazionali, compreso il rublo, nei regolamenti finanziari delle transazioni commerciali”, ha dichiarato Putin a tal proposito.
Il risultato dell’udienza è stata l’approvazione di un piano d’azione, adottato congiuntamente da Russia ed Africa fino al 2026.
Si cercherà di compensare i disastri delle politiche coloniali e di promuovere il ritorno di valori culturali.
Il Presidente Putin ha sullo scenario colonialista ha dichiarato che seppur appartenente al passato, apparentemente uno sbiadito ricordo, il sistema del neocolonialismo esiste.
“Vediamo questa egemonia nella finanza, nella tecnologia, nel cibo e, tra l’altro, nelle condizioni di sicurezza.”
Secondo Putin il sistema normativo internazionale è stato deliberatamente sottoposto agli interessi dei paesi occidentali, irriducibili predicatori della morale imperialista.
Inoltre, sia Russia che Africa hanno fermamente condannato le sanzioni unilaterali, comprese quelle secondarie, e al congelamento delle riserve valutarie sovrane.
Il Presidente della Federazione Russa si è poi concentrato sul concetto di sovranità, evidenziando come sia un aspetto indissolubile per qualsiasi paese.
La Russia promuoverà le interazioni con i paesi africani al fine di sostenere lo sviluppo del continente.
Sempre Mosca osserva con fierezza e soddisfazione la crescente autorevolezza acquisita sulla scena internazionale dall’Africa.
Al fine di agevolare l’ascesa del continente sugli scenari politici ed economici internazionali, il Presidente Vladimir Putin ha deciso di eliminare il gravame finanziario dei paesi africani, cancellando 23 miliardi di dollari di debiti dei singoli Stati.
In questo quadro circa 90 milioni di dollari saranno stanziati per i paesi del continente nero per stimolare ed incrementare il livello di sviluppo.
Sempre la Russia si impegnerà e fornire gratuitamente armi e tecnologie militari ai vari rappresentanti affinché possano adeguatamente garantire la salvaguardia dei loro confini nazionali.
Come notato dal Times e dal Washington Post, la Russia è tutto fuorché isolata ed emarginata.
Mosca gode di un vasto sostegno specie nei paesi del Terzo Mondo.
Gli eventi di San Pietroburgo e del Niger sono paradigmatici della svolta storica che si sta consumando.
Russia e Cina, sostenute dal sud globale, stanno costruendo un nuovo quadro politico internazionale, un nuovo ordine multipolare.
In virtù del policentrismo la Russia ha fatto sapere di impegnarsi affinché i paesi africani vengano ammessi al G20 e nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU.