L'Italia Mensile

VERSO UN NUOVO ORDINE MONDIALE

Di Carla Peroni

Si sta svolgendo in queste ore, ad Ashgabat in Turkmenistan, il Forum Internazionale sulla “Interrelazione tra tempi e civiltà: base della pace e dello sviluppo”.

Presente tra tanti il Presidente russo Vladimir Putin che ha parlato dell’irreversibilità del processo in atto per il quale le “relazioni internazionali sono entrate in un periodo di cambiamenti fondamentali” dando luogo alla “formazione di un nuovo ordine mondiale che rifletta la diversità del pianeta”.

Se da un lato abbiamo il mondo occidentale e il globalismo, dall’altro abbiamo la Russia e gli altri Paesi del mondo che lavorano, operano e cooperano per l’emergere del multipolarismo, per la creazione di un mondo fatto di amicizie, politiche ed economiche, più eque e sostenibili, fatto di collaborazioni nel rispetto delle diversità di ogni singolo popolo e di ogni singola cultura.

L’oriente e il sud del pianeta stanno già andando verso quella direzione, verso l’armonia tra i popoli che crea nuovi sviluppi senza voler sovrastare e dominare le altre culture e le sovranità di ognuno.
Gli fa eco il presidente Iraniano, Masud Pezeshkian, che, parlando delle relazioni tra i loro due Paesi, le ha definite “strategiche e sincere”.

Sempre il presidente iraniano puntualizza inoltre che “il regime sionista non rispetta alcun quadro legale e umanitario internazionale e la situazione nella regione è terribile”.

Il mondo multipolare è la strada che bisogna percorrere affinché la società torni ad essere costruttiva e rispettosa delle diversità del pianeta intero, è la strada che porta alla cessazione dei regimi e del predominio di un popolo su di un altro.

Questo processo che si sta creando è tanto naturale e giusto quanto irreversibile.

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