PUTIN SI RIVOLGE ALLA NAZIONE
Parole durissime contro i vertici della Wagner!
“Mi rivolgo a coloro che sono stati coinvolti nella “impresa criminale”.
Stiamo combattendo per la vita e la sicurezza della nostra gente. Per il diritto di rimanere in Russia.
Ciò richiede unità. Tutto ciò che ci indebolisce va scartato.
Le azioni che rompono la nostra unità sono un coltello nella schiena di tutti noi. Lo stesso fu fatto nel 1917, quando la vittoria fu rubata. Ha portato alla disgregazione dello stato, alla perdita di enormi territori.
Gli opportunisti hanno guadagnato il profitto. Non lo permetteremo.
Ci difenderemo dal tradimento interno.
Quello che stiamo affrontando è un tradimento interno.
Gli eroi di Wagner hanno combattuto per la Russia, il loro nome è stato tradito anche da coloro che ci spingono alla guerra civile.
Qualsiasi discordia interna è un pericolo mortale.
Un colpo contro il popolo russo.
La risposta sarà dura.
Chiunque si sia schierato dalla parte dell’ammutinamento sarà punito.
Risponderanno alla legge e al nostro popolo.
Sono in corso di attuazione misure antiterrorismo.
La situazione a Rostov sarà affrontata e risolta.
Come presidente e comandante in capo, come cittadino russo, farò di tutto per proteggere la Russia.
Coloro che hanno alzato le armi contro i compagni d’armi risponderanno del loro tradimento.
L’unica scelta giusta per loro è smettere di partecipare all’impresa criminale.
Prevarremo su tutte le difficoltà. Diventeremo più forti”.
Da ieri sera la Wagner ha “occupato” Rostov.
Prigozhin aveva affermato che i combattenti Wagner PMC avevano bloccato Rostov-sul-Don.
Aveva addì minacciato di andare a Mosca, per chiedere un incontro con il capo del Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore.
Era apparso il filmato del suo incontro con il vice ministro della Difesa russo Yunus-Bek Yevkurov e il primo vice capo del GRU del tenente generale di stato maggiore Vladimir Alekseev presso la sede del distretto militare meridionale di Rostov.
Questa mattina la situazione è precipitata…
Putin ha scelto la linea dura, non scenderà a compromessi con Prigozhin e ha ordinato la neutralizzazione dei capi della ribellione.
Le parole di Putin segnano un prima e un dopo. A questo punto le forze armate non potranno più non opporsi al passaggio della Wagner, altrimenti saranno anche loro considerati traditori.
Lo scenario che si definisce davanti ai nostri occhi purtroppo è quello di una guerra civile.