di Fabio C. Maguire
In Medio Oriente la presenza statunitense aumenterà.
Washington ha stabilito che invierà altri 3000 soldati nella regione come gruppo di rinforzo.
A comunicarlo è stato il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, in una conferenza stampa.
Ad essere dispiegato nella zona non sarà solamente personale aggiuntivo ma anche “aerei, elicotteri, convertoplani e veicoli da sbarco anfibi.”
Secondo il Dipartimento di Stato, la mobilitazione di unità supplementari non deve essere vista in ottica anti-Iran ma come uno sforzo “per scoraggiare le attività destabilizzanti e ridurre le tensioni regionali causate dalle vessazioni e dai sequestri di navi mercantili da parte dell’Iran”.
Le forze statunitensi saranno dispiegate nel Mar Rosso a bordo di due navi da guerra.
L’iniziativa potrebbe essere la risposta di Washington al sequestro di petroliere da parte di Teheran.
La Marina degli Stati Uniti ha dichiarato che “il dispiegamento si aggiunge a un crescente rafforzamento militare americano nelle vie navigabili del Golfo, vitali per il commercio globale del petrolio”.
Il Pentagono ha affermato che l’Iran ha sequestrato, o tentato di catturare, quasi 20 navi battenti bandiera internazionale nella regione negli ultimi due anni.
L’obbiettivo delle forze aggiuntive sarebbe quello di assicurare il transito regolare delle imbarcazioni in un corridoio di mare vitale per gli Stati Uniti.
I 3000 soldati saranno assegnati alle navi da guerra USS Bataan e USS Carter Hall, fornendo “maggiore flessibilità e capacità marittima” alla Quinta Flotta.
Secondo l’Iran si tratta di un ennesima provocazione statunitense nella regione.
Sempre Teheran ha accusato Washington di “infiammare la stabilità regionale”, aumentando il livello di conflittualità nel Golfo.
Quel che è certo è che gli Stati Uniti sono disposti a difendere con la forza militare i propri interessi in Medio Oriente, interessi che iniziano a vacillare a causa del forte sentimento anti-americano sempre più diffuso tra il popolo arabo.
Solo Cristo ci potrà salvare da questi conflitti
E non di chiama certamente america.