Giuliano Castellino
Premesso obbligatoria: è Israele che ha scatenato questa guerra.
È Israele che ha occupata Gaza e sterminato oltre 50.000 palestinesi dal 7 ottobre 2023 ad oggi…
In 6 mesi, nel silenzio più totale del mondo, i sionisti hanno perpetrato il grande genocidio della storia dell’umanità…
È Israele che ha bombardato un’ambasciata iraniano e di fatto dichiarato guerra a Theram.
Quello che sta succedendo in queste ore è solo la legittima difesa dell’Iran contro la violenza e l’imperialismo sionista.
Queste le dichiarazioni di
Mehdi Fazaeli, membro dell’Ufficio dell’Imam Khamenei, in un messaggio su X: “Stasera (ieri sera, ndr) centinaia di milioni di persone in tutto il mondo rimarranno sveglie per assistere allo schiaffo dell’Iran contro il malvagio regime infanticida sionista”.
Immediatamente Usa e Regno Unito (e anche l’Italia…) si sono schierati con Israle.
Mentre tutto il mondo arabo e la Russia con l’Iran.
In Cisgiordania i palestinesi stanno abbattendo le barriere tra i territori palestinesi e la città di Beit Iel.
Stamattina, a 30 miglia dal Libano nell’Alta Galilea, le sirene sioniste non si sono attivate.
Si registrano grandi esplosioni al confine settentrionale della Palestina occupata.
Questa notte, nelle prime due ore di attacco iraniano, oltre 500 sono stati i lanci contro Israele, confortati dai colpi dell’alleata artiglieria libanese di Hizbollah e dagli attacchi missilistici delle forze armate degli Huthi yemeniti.
La forte rappresaglia iraniana al sanguinoso bombardamento della sede diplomatica dell’Iran a Damasco, sembra superare quel punto di non ritorno che segnerebbe l’inizio di una guerra regionale partecipata dai Lord Protettori angloamericani di Israele, da Washington e dalla Nato.
Interessante notare che gran parte dell’attacco combinato ha riguardato gli insediamenti militari sionisti nelle alture del Golan rapinate alla Siria e nel territorio settentrionale palestinese occupato da Tel Aviv e ‘liberato’ per far spazio a città-colonie ribattezzate in ebraico, come Khan Yunis.
Questa parte di terra palestinese, dichiarata dai sionisti ‘Alta Galilea’, è stata evacuata fin dallo scorso novembre da circa 250 mila israeliani, trasferiti in complessi residenziali ritenuti “più sicuri” e difendibili.
Come annunciato i
Droni iraniani hanno raggiunto i cieli della Gerusalemme occupata.
Anche le forze di difesa aerea siriane hanno aperto il fuoco contro aerei israeliani comparsi nello spazio aereo vicino a Damasco.
Lo ha riferito e confermato il quotidiano Al Watan, citando un rappresentante dell’Esercito Arabo di Siria.
Secondo la fonte, l’aviazione israeliana ha tentato di attaccare l’aeroporto internazionale di Damasco. “I sistemi di difesa aerea della Siria stanno respingendo l’attacco israeliano e hanno neutralizzato diversi missili”, ha riferito la fonte.
Secondi fonti militari occidentali, il contrasto all’attacco iraniano di droni, razzi e missili contro Israele viene partecipato dalle forze angloamericane, con ogni probabilità, in particolare, dalle unità della Marina Britannica e della US Navy che da giorni incrociano al largo delle coste della Palestina occupata.
L’alternativa è che il supporto militare alle operazioni di difesa dell’entità israeliana sia soltanto statunitense e da terra e cioè da una delle numerosi basi che costellano la penisola arabica.
Ove così fosse, però, c’è il concreto rischio di un conflitto generale.
Non a caso, infatti, i lanci missilistici iraniani sono stati anche diretti, sembra in dosi massicce, verso gli impianti nucleari di Dimona (la centrale-fantasma in grado di riciclarsi immediatamente in impianto bellico) e non a caso l’Iran ha avvisato che “darà una “risposta speculare” a qualsiasi azione di Washington contro Teheran proveniente da qualsiasi paese del mondo”.
La promessa è del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell Iran.
Israele ha confermato che 7 missili balistici hanno colpito una base dell’aeronautica israeliana nel deserto del Negev.
La base militare israeliana a Negawa ancora sta bruciando e i missili continuano a precipitare, si notano le detonazioni del materiale esplosivo evidentemente conservato nei magazzini. Colpito in pieno numerosi obiettivi.
Alla faccia della recente dichiarazione delle autorità statunitense: “abbiamo abbattuto la gran parte dei missili iraniani”.
Nicolai Lilin, scrittore russo ha definito i media israeliani “Pagliacci!”.
Il segretario generale dell’ONU – che si è ben guardato dal condannare il bombardamento aereo, l’altro lunedì, della sede diplomatica iraniana a Damasco (dodici le vittime) stanotte ha subito condannato l’attacco dell’Iran contro Israele, chiedendone l’immediata fine…
Il comando delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran ha dichiarato che la base dell’aviazione israeliana dalla quale era partita la squadra militare autrice del bombardamento della sede diplomatica iraniana a Damasco, è stata distrutta.
Missili iraniani hanno colpito anche la base aerea israeliana di Ramon, nei pressi di Eilat. Base difesa con sistemi antimissili Patriot.
Mehdi Fazaeli, membro dell’Ufficio dell’Imam Khamenei, in un messaggio su X ha affermato: “Stasera (ieri sera, ndr) centinaia di milioni di persone in tutto il mondo rimarranno sveglie per assistere allo schiaffo dell’Iran contro il malvagio regime infanticida sionista”.
Intanto anche i palestinesi si stanno rivoltando. Cisgiordania stanno abbattendo le barriere tra i territori palestinesi e la città di Beit Iel.
Non solo.
All’alba, a 30 miglia dal Libano nell’Alta Galilea, le sirene sioniste non si sono attivate.
Si registrano inoltre grandi esplosioni al confine settentrionale della Palestina occupata.
Nelle prime due ore di attacco iraniano, oltre 500 sono stati i lanci contro Israele, confortati dai colpi dell’alleata artiglieria libanese di Hizbollah e dagli attacchi missilistici delle forze armate degli Huthi yemeniti.
Droni iraniani hanno raggiunto i cieli della Gerusalemme occupata.
Ormai sembra guerra vera…
Con il Medio Oriente in fiamme quella che abbiamo ribattezzato Prima guerra civile globale diventa sempre più estesa e sembra diventare sempre più una Terza Guerra Mondiale.