Un gruppo di 30 democratici dell’ala liberal alla Camera sta facendo pressione sul presidente Biden affinché cambi radicalmente la sua strategia sulla guerra in Ucraina e porti avanti negoziati diretti con la Russia. È la prima volta che membri di spicco del suo stesso partito hanno spinto il presidente a cambiare il suo approccio sull’Ucraina.
La lettera, inviata lunedì alla Casa Bianca e ottenuta dal Washington Post, potrebbe creare maggiore pressione su Biden mentre cerca di ottenere il sostegno interno allo sforzo bellico, in un momento in cui gli USA si dirigono verso un inverno potenzialmente difficile e i repubblicani minacciano di tagliare gli aiuti all’Ucraina se riprenderanno il Congresso.
In una lettera guidata dalla deputata Pramila Jayapal (D-WA), i 30 Democratici chiedono a Biden di abbinare il sostegno economico e militare senza precedenti che gli Stati Uniti stanno fornendo all’Ucraina con una “spinta diplomatica proattiva, raddoppiando gli sforzi per cercare un quadro realistico per un cessate il fuoco”. In particolare, i democratici sono preoccupati per il fatto che gli Stati Uniti non si impegnino in un dialogo regolare con la Russia come parte del loro sforzo per porre fine a una lunga guerra che ha causato migliaia di morti e 13 milioni di sfollati.
L’amministrazione Biden continua a ripetere che spetta a Kiev se e quando negoziare con la Russia, sostenendo che gli ucraini in quanto popolo libero dovrebbero decidere il proprio destino. Ma alcuni esperti russi affermano che Mosca negozierà solo con gli Stati Uniti, un’altra superpotenza.
I legislatori affermano che l’apertura deve essere colta vista la devastazione dilagante della guerra, aggiungendo: “L’alternativa alla diplomazia è la guerra prolungata, con le sue certezze e i rischi catastrofici e inconoscibili”. I liberaldemocratici osservano che le conseguenze disastrose della guerra si fanno sentire sempre più al di là dell’Ucraina, incluso l’aumento dei prezzi di cibo e gas negli Stati
Uniti e i picchi dei prezzi di grano, fertilizzanti e combustibili che hanno creato carenze alimentari globali, per non parlare del pericolo di un attacco nucleare di Mosca.
(Fonte: Washington Post)
Probabile si tratti di pura strategia elettorale in vista delle midterm, dove i democratici rischiano siano alla Camera che al Senato.
Oppure potrebbe essere il segnale di un fronte che si sta spaccando. Il tempo dirà.