Oltre Un Milioni Di Voti, Il 4% Buttato Via…
Il Mondo Del Dissenso Frantumato E Mortificato Da Questi Sciacalli!
L’analisi generale del voto l’abbiamo fatta. Inutile ripeterci.
Ora bisogna solo raccogliere i cocci e resistere al regime di destra, guerrafondaio e “draghista”.
Opporsi a chi ci vuole in guerra, al gelo, alla fame!
Per resistere va immediatamente riorganizzata la resistenza, ripartendo con sano realismo e posizioni nette.
Primo dato: i partiti del finto dissenso sono colpevoli di fallimento totale e tradimento.
Fallimento perché in 4 non sono riusciti ad aggregare e rappresentare gli oltre 10 milioni di dissidenti italiani.
Solo un milione ha votato per questi pagliacci, gli altri 9 milioni, gli astenuti in più rispetto alle ultime elezioni del 2018, hanno deciso di non andare alle urne.
Questo dato è supportato dalla matematica.
I dissidenti non vadano a cercare alchimie.
Il centrodestra non ha preso un voto in più rispetto al passato, la guerra è stata tutto interna, dove FdI ha “ammazzato” Lega e Forza Italia.
Il blocco sociale ed elettorale del dissenso è in quel 9 MILIONI che rispetto a 4 anni e mezzo fa ha deciso di disertare il voto.
Secondo dato: nonostante il flop, se uniti in un’unica lista il fronte elettorale del dissenso avrebbe superato il 4%, entrando così in Parlamento.
(Se unito e con un unico simbolo, con tutti dentro, senza veti incrociati, anti quello e anti quell’altro, molto probabilmente non si sarebbe superato solo il 4%, ma una proposta seria e unitaria avrebbe convinto gran fetta dei 9 milioni a votare!)
Ecco perché Paragone, Toscano, Cunial ed Adinolfi, così come gli altri “capi e capetti”, compresi quelli che hanno tentato prima di presentarsi e poi di fare endorsment imbarazzanti (valore certificato 0,001%), oltre che di fallimento, sono colpevoli di tradimento.
Questi infiltrati, o scemi o agenti del regime, – in entrambi i casi da tenere ben lontani dal mondo della resistenza – con le loro scelte di veti, disunione e arroganza politica hanno portato a sconfitta certa tutto un popolo che, numeri alla mano, oggi avrebbe potuto avere una truppa di deputati e senatori pronti a far sentire la voce e a difendere le istanze della resistenza.
I 4 moschettieri del fallimento e del tradimento hanno gettato nel water il sacrificio e la partecipazione di migliaia di italiani che ad agosto, sotto il sole cocente, si sono messi in fila per firmare e sostenere i loro partiti.
Peggio ancora hanno avvelenato, diviso e consegnato a sconfitta certa tutto un mondo.
Un popolo eroico che da 30 mesi lotta e resiste contro il regime delle emergenze, che non si è piegato al Green Pass e non vuole oggi la guerra, né pagare una crisi voluta da Nato, UE e Oms.
Ora si facciano da parte questi buffoni!
Tornino tutti dov’erano prima del 9 ottobre 2021.
Paragone torni, col suo Green Pass, a fare il giornalista del mainstream!
I suoi candidati, vaccinati, tornino ad indossare bavagli tricolori, a tifare Battaglione Azov e a portare pacchi alimentari in cambio di voti (sempre meno!).
De Vecchis torni a chiedere “vaccini nazionali” o andare a braccetto con gli ex AN, magari chiedendo qualche poltrona ai suoi ex – ma non troppo – sodali.
Così come Toscano torni a fare riti massoni col cappuccio o sul web a fare l’influencer, qualche “spiccio” si rimedia sempre.
Ormai il capo di ISP somiglia sempre più a Wanna Marchi che a Guevara.
Rizzo e le stelle rosse ritornino a gridare “Viva la scienza ed il vaccino”, a condannare i dissidenti in piazza e a cantare “Bella Ciao”.
Intanto siamo noi a dirgli “Ciao belliiiiiii!”.
La Cunial, unica con noi in piazza dalla primavera 2020, o si sveglia, si libera dei parassiti che la circondano, Polacco e Teodori in primis, inizia a parlare con il popolo del dissenso, oppure può fare la fine di tanti ex 5 stelle, sparire!
Adinolfi continua a certificare figuracce su figuracce, dimostrando di avere più Kg che voti.
Così come chi ha provato a fare “candidature entriste” o dare sostegni elettorali, magari nostalgico di dimostrare coerenza a quello 0,1 preso da 25 anni. (Stavolta il supporto è stato molto minore, siamo alla scissione dell’atomo…)
Insomma, si facciano da parte questi sciacalli del dissenso e con esso, se in buona fede, quelli che hanno fatto i lacchè di questi infiltrati.
O quanto meno chiedano scusa a chi rimasto in piazza e si rimettino, con tanta umiltà a disposizione della resistenza, quella lotta, che, mentre vedeva alcuni dei fratelli nelle patrie galere (ne è rimasto ancora uno prigioniero.. daje Fabio! ), loro consegnavano a partiti e politicanti, fino ad un anno fa tenuti fuori e cacciati dalle manifestazioni!
Il dissenso non meritava queste figure…
Non merita queste rappresentanze.
Ora è tempo di riunificare la resistenza, di dare vita, nel pieno rispetto delle specificità e delle varie anime, ad un Fronte Unitario della Resistenza , davvero popolare, plurale, inclusivo, aperto a tutti senza veti ed “anti”! Anti-ideologico, oltre la destra e la sinistra, contro il veleno del 900. Che si difenda da strumentalizzazioni, infiltrazioni e cattivi maestri.
Un’alleanza anti-globalista che restituisca forza e dignità a tutta la resistenza, che possa dare voce unitaria a quei 10 milioni di connazionali che oggi sono stati traditi e venduti da Paragone, Toscano, Cunial e Adinolfi.
Giuliano Castellino
“Ciclico” un vecchio brano der “piotta”……Precisi coi precisi infami con gli infami……. sara’ durissima,l’imbarazzo del fallimento delle 4 liste o “listino” hanno frantumato una possibile occasione Unitaria.Distinguo di qua’ e di la’,presunti comitati di liberazione nazionale guidati da “improbabili” professori che insegnano negli USA……….ok le sappiamo molto bene queste cose,per cui svelato il trucco ora possiamo passare alla Magia della Resurrezione.