Giuliano Castellino
Il voto in Sardegna è chiaramente un voto contro la Meloni.
Un voto contro la guerra. Un voto contro i manganelli.
Un voto che punisce chi aveva promesso sovranismo per diventare il governo più vassallo della storia italiana.
Così come Conte e le sinistre fino ad ora erano state punite per le politiche sanitarie, l’apartheid del Green Pass e la guerra contro la Russia, oggi è Meloni a ricevere il ben servito dal popolo italiano.
In Italia la stragrande maggioranza del popolo non è rappresentato dai salotti televisivi e dai mondi radical-chic.
Il pensiero unico dominante, politicamente corretto e moralmente decadente non trova il favore del popolo.
È sempre più violento ed arrogante perché sfugge dal favore popolare.
Gli italiani non vogliono più le guerre della Nato, sono contro l’usura di Bruxelles e le follie di Davos.
Sognano indipendenza nazionale, sovranità popolare e giustizia sociale.
Ma purtroppo rimbalzano da sinistra a destra da destra a sinistra, perché ancora non esiste un vero Partito anti sistema.
Il popolo è oggi dissidente. Vota contro i manganelli e non vuole governi tecnici.
Sa che la partecipazione democratica è un valore, ma ne rimane schiacciato nella falsa alternanza – senza alternativa – tra destre e sinistre.
Quando il mondo del dissenso capirà che urge un Partito/Coalizione anti sistema organizzato, unito, seppur plurale e autenticamente anti-globalista?
Oggi un Partito/Coalizione di resistenza al Great Reset, come in Germania e nel resto del mondo, rappresenterebbe gran parte del popolo… e sarebbe l’unica salvezza dell’Italia e degli italiani.