Sono veramente emozionato e mi sento onorato perché il 25 marzo a Sesto San Giovanni mi sarà assegnato un premio internazionale che in questi anni è stato dato a persone di altissimo valore e prestigio per i loro meriti nel campo delle battaglie per i diritti umani, la giustizia, la conoscenza.
Si tratta del premio “Uomini coraggiosi” che l’Associazione Il Coraggio onlus dedica ogni anno “alle donne e agli uomini di buona volontà, cioè persone che, ognuna nel proprio settore di attività, danno un contributo in situazioni di difficoltà, mettendo le loro capacità al servizio delle vittime di ogni tipo di ingiustizia o portando un messaggio di vita che merita di essere testimoniato e riconosciuto”.
Prendere lo stesso premio che è stato dato in passato a persone che stimo enormemente come il Presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, la Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna Di Rosa, la Presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini, le parlamentari Cinzia Leone e Stefania Ascari e la mamma coraggio Giada Giunti – solo per fare pochi nomi – mi rende orgoglioso come poche volte.
Sapere poi i nomi degli altri premiati di quest’anno, alcuni cari amici, aumenta ancora di più l’emozione: a breve saranno pubblici ma per ora almeno voglio dire che ci sarà anche il Procuratore Generale emerito Otello Lupacchini.
Ringrazio quindi di cuore Marinella Maioli e Stefano Maioli, Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Il Coraggio Onlus per avermi stupito – non me lo sarei onestamente mai aspettato – decidendo quest’anno di inserire il mio nome nella prestigiosissima rosa dei premiati, avendo visto in me e nel mio lavoro a difesa dei diritti dei detenuti e di donne e bambini vittime di violenza qualcosa di meritevole ai loro occhi.
Li ringrazio anche per avermi contestualmente offerto una tessera onoraria della loro meravigliosa associazione, e avermi proposto di entrare nel loro direttivo.
Mi commuovono questa stima e questo riconoscimento: vi ringrazio e farò del mio meglio per esserne sempre all’altezza.
Umberto Baccolo