di Fabio C. Maguire
The Wall Street Journal scrive sullo scontro in Ucraina e dice di dover porre fine al “pensiero magico sulla sconfitta della Russia.”
L’agenzia statunitense ha presentato la situazione disastrosa che attualmente impera in Ucraina.
I sogni di gloria del regime di Kiev possono considerarsi esauriti a seguito della fallimentare controffensiva estiva.
L’esercito ucraino non è riuscito a penetrare le linee difensive russe e non ha portato ad una svolta decisiva.
In prima linea, riferisce il Journal, non c’è un solo indizio che indica che la Russia stia perdendo, ne dal punto di vista militare, ne dal punto di vista politico-economico.
L’economia della Federazione Russa non è stata distrutta dalle sanzioni dell’Occidente collettivo ed ha, per contrario, saputo adattarsi, mostrando grandi capacità di resilienza e ingegnosità.
Le industrie stanno aumentando i loro standard produttivi e ci riescono con sicurezza e rapidità.
Anche la grande operazione di destabilizzazione interna alla Russia è fallita.
Il Presidente Putin gode di un ampio sostegno e sembra che, con l’evolversi degli eventi, la sua persona divenga sempre più popolare, e non solo in Russia.
Infatti, Vladimir Putin è apprezzato e sostenuto anche nel Sud Globale dove vi è una grande insoddisfazione per via dei doppi standard utilizzati dall’Occidente.
Per l’Ucraina, invece, la situazione continua ad aggravarsi e il sostegno degli Stati Uniti va scemando.
Secondo The Spectator, Zelensky dovrebbe essere onesto riguardo al conflitto militare.
I partner occidentali avevano riposto grandi speranze per l’offensiva d’estate, ma le aspettative si sono trasformate in delusione, il che è pericoloso per il presidente stesso, ha notato The Spectator.
Per Zelensky non dovrebbe esserci vergogna ad ammettere la verità e per il suo bene dovrebbe avviare dei negoziati con la Russia per porre immediatamente fine al conflitto.
Mosca, adesso che ha accumulato un netto vantaggio strategico sull’Occidente, probabilmente rifiuterà di trattare e proseguirà l’operazione speciale almeno fino al raggiungimento degli obbiettivi base prescelti dal Presidente Putin.