di Carla Peroni
Sembra strano, direte, che Robert Kennedy jr e Donald Trump jr abbiano qualcosa in comune, eppure questo è ed è un bene.
È un bene perché quello che hanno in comune è il buon senso di dire basta alla guerra e basta a questa escalation di odio verso Putin e la Russia che non porterà nulla di buono se non l’ennesima guerra che, stavolta, sarà sicuramente nucleare, come del resto aveva già detto Putin avvisando la NATO di smetterla di minacciare i confini e il territorio russo.
Per queste parole, oltre che per il supporto a Trump alle presidenziali, la democraticissima famiglia Kennedy ha preso nettamente le distanze da Robert definendo queste dichiarazioni come la morte dei valori della famiglia.
Eh già, perché a quanto pare per i Democratici americani, essere a favore della guerra è un caposaldo: non dimentichiamo infatti che durante la presidenza Obama, Premio Nobel per la pace (ricordiamolo) sono state fatte più guerre e lanciate più bombe che mai.
Le dichiarazioni di Kennedy jr e Trump jr, che chiedono a gran voce di aprire nuovamente i trattati con la Russia e di procedere con la de-escalation militare, sono un faro nel buio di quest’epoca, sono quanto di più ragionevole si sia sentito negli ultimi anni.
Queste le loro dichiarazioni “All’inizio di questo mese, il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha annunciato che la Russia avrebbe modificato la sua dottrina nucleare in risposta al coinvolgimento occidentale nella guerra in Ucraina. Immaginate se la Russia fornisse a un altro paese missili, addestramento e informazioni di puntamento per colpire in profondità nel territorio americano. Gli Stati Uniti non lo tollererebbero mai. Non dovremmo aspettarci che lo tolleri neanche la Russia. Questo gioco del nucleare è andato abbastanza lontano. Non possiamo avvicinarci più di così al limite. E per cosa? Per ‘indebolire la Russia’? Per controllare i minerali dell’Ucraina? Non è in gioco alcun interesse americano vitale.”
Da un lato, quindi, abbiamo Kamala Harris e Biden, che democraticamente spingono il mondo verso la guerra nucleare, dall’altra Trump che invece vuole aprire alla pace e ai trattati.
Non ci resta che sperare che queste elezioni le vinca la pace.