Ci siamo completamente giocati anche Donald Trump.
Il quale ha recentemente asserito che, se fosse stato lui presidente, avrebbe già bombardato la Cina e la Russia.
Diego Fusaro
A onor del vero, non ce ne stupiamo più di tanto.
Lo diciamo da anni: Trump è, alla stregua di Biden o della Clinton, espressione della plutocrazia neo-liberale e imperialistica della civiltà dell’hamburger.
I cui presupposti fondamentali sono il turbocapitalismo (o neoliberismo assoluto) e l’imperialismo dei bombardamenti etici e dei missili democratici.
Se Biden e la Clinton rispecchiano appieno queste istanze, ebbene Trump non è da meno.
Per quel che riguarda il turbocapitalismo, nel 2017 Trump deregolamentò la finanza e fece un grande dono ai padroni apolidi di Wall Street.
Né mai nascose il proprio odio verso il socialismo in ogni sua figura possibile.
Per quel che riguarda l’imperialismo, l’ultima dichiarazione di Trump in relazione ai necessari bombardamenti contro Russia e Cina è di chiarezza adamantina.
Tra l’altro non sfugga la menzione della Cina, che peraltro è la realtà che più si sta adoperando per promuovere la pace.
E che per Trump andrebbe bombardata tanto quanto la Russia.
Ciò rivela limpidamente – e Trump l’ha solo espresso in forma particolarmente franca e volgare – come, dopo la Russia, il prossimo obiettivo dell’imperialismo umanitario e della guerra intelligente di Washington sarà la Cina, colpevole di essere una potenza economica e di non genuflettersi alla civiltà del dollaro.
Sarebbe interessante ora vedere la faccia dei tanti capita insanabilia che per anni hanno ripetuto lo stolto ritornello “Trump è la sola salvezza possibile”, magari anche nella variante messianica “Trump è il redentore”.
Ne conosco personalmente molti, alcuni dei quali, in modo particolarmente ottuso e acritico, sostenevano che Trump si sarebbe alleato con Putin per contrastare i “globalisti”, categoria non meglio definita che va goffamente a sostituire quella del capitalismo imperialistico.
Detti capita insanabilia ora dovranno fare ammenda o, più probabilmente, proveranno a negare l’evidenza, dicendo che si tratta di fake news, perché il redentore Trump non può avere realmente detto di voler…