Trenta Mesi Di Lotte E Resistenza Vanno Solo Onorati e Rispettati
Cosa chiediamo ai movimenti e ai candidati del fronte del dissenso?
Di non dimenticare il 5 settembre, le piazze contro il lockdown dell’autunno del 2020, la lunga estate del 2021, i 100.000 del 9 ottobre, i portuali di Trieste, Circo Massimo e Piazza San Giovanni, delle mille piazze d’Italia… di quell’inno “LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!” che ha scaldato i cuori di milioni di italiani.
di Giuliano Castellino
Ormai siamo in campagna elettorale e tutti i partiti sono impegnati in accordi, liste e promesse da vendere agli italiani.
I partiti di regime hanno già garantito che l’agenda Draghi non subirà modifiche e che nessuno metterà in dubbio la fedeltà ad Oms, Nato e Unione europea.
Insomma, qualunque schieramento dovesse vincere – destra o sinistra – ci attendono nuove varianti Covid, forse nuove pandemie, il Green Pass, innovative forme di controllo sociale (riconoscimento facciale?), quarta dose e vaccinazioni di massa! Così come, chiunque “governi”, continueremo a mandare armi in Ucraina e a fare guerra alla Russia. Il piano di resilienza e la transizione ecologica sembrano dogmi intoccabili.
D’altronde, dai servi del globalismo non ci aspettavamo nulla di nuovo e di buono, il loro mandato consiste unicamente nell’assecondare l’agenda del Great Reset.
Per la prima volta, però, c’è anche il nuovo fronte del dissenso, che dovrebbe dare voce ai milioni di italiani che in questi 30 mesi hanno lottato e resistito, non hanno creduto alla narrazione criminale e terroristica del Covid, non hanno ceduto al ricatto del Green Pass, hanno subito l’apartheid della Carta Verde, hanno detto no alla guerra e oggi sono contrari a resilienze varie e follie ecologiste.
Purtroppo sembra che l’unione tra le forze del dissenso non sia possibile.
Peccato. Ma poco importa.
Per noi le elezioni non sono mai state un fine, ma un mezzo, uno strumento.
Dopo il 25 settembre torneremo nelle piazze e nelle strade.
Oggi, chiediamo solo rispetto.
Perché 30 mesi di lotte e resistenza non si riducono né ad una certa candidatura, né ad una qualsiasi campagna elettorale.
Cosa chiediamo ai movimenti e ai candidati del fronte del dissenso? Di avere buona memoria e di ristabilire GIUSTIZIA e VERITÀ!
A Bocca della Verità eravamo 10.000 e fu davvero l’inizio di tutto.
In autunno, in ogni piazza d’Italia bloccammo un criminale e nuovo lockdown che avrebbe portato alla fame gli italiani.
Così come l’estate del 2021 è stata una lunga estate di resistenza che ha coinvolto ogni piazza d’Italia, dall’urlo di Serena di Torino – che ha acceso le luci della speranza – al volto insanguinato di Pamela a Roma, alle professoresse di Napoli che hanno difeso il loro lavoro.
Così come quel 9 ottobre a Roma fu una PENTECOSTE DI LIBERTÀ, oltre 100.000 italiani gridarono Lavoro e Libertà.
La narrazione del sistema e del mainstream – col solo scopo di reprimere e criminalizzare il dissenso – non deve passare! Fu così anche a Trieste: la violenza fu di regime. Non dei lavoratori.
E lo abbiamo gridato a Circo Massimo e a Piazza San Giovanni.
Ai movimenti e ai candidati che oggi hanno l’onore e l’onere di rappresentare questi 30 mesi di mobilitazioni, di sacrifici, di lotte, non chiediamo che rivendicare queste piazze, di difenderle dal fango del pensiero unico e dai pennivendoli del regime.
Senza queste piazze e questi milioni di italiani oggi non esisterebbe la resistenza, né questa massa critica pronta a sostenere movimenti e candidati oggi pronti a candidarsi.
Non dimenticatelo mai!
LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI.
Oggi come mai dimostriamo di essere uniti e di essere il basso contro l’altro, gli oppressi contro gli oppressori.
Di essere davvero anti-sistema, di NON ESSERE come quelli che abbiamo combattuto per 30 mesi…
Migliaia di Famiglie ridotte alla fame, salvate solo dalla solidarietà di amici con lo stesso pensiero.
Madri che si sono sbracciate a fare i lavori più umili , con l’umiliazione di vedersi spesso sbattere le porte in faccia perché non possedevano il lascia passare “verde” (in realtà rosso sangue), però lavorare in nero andava bene. Milioni di rapporti di parentela e amicizia saltati, migliaia di matrimoni andati in malora, milioni di bambini costretti a chinarsi sotto i banchi per togliere la mascherina e respirare!
Malori, intolleranze spesso gravi, morti, suicidi, disperazione. QUESTO DEVONO AVERE BENE IN MENTE CHI TENTA DI PRESENTARSI ALLE ELEZIONI. TUTTO IL RESTO È TRADIMENTO!
NON DIMENTICHERÒ MAI!
Ad oggi ne temponi ne pseudo vaccini ne tessere verdi
Io 50 anni mio figlio 17 eppure viviamo,lavoriamo studiamo
Si può fare
Non mollare di 1 mm
LIBERI RIMANERE LIBERI
E non molleremo mai!