di Darya Platonova Dugina
«L’Unione Europea è l’Anti-Europa. Qui non c’è assolutamente alcun diritto dei popoli. È una atomizzazione e smembramento delle società organiche europee. Inoltre, il liberalismo e l’atomismo non sono un’idea europea, ma qualcosa di imposto dall’esterno. […] È interessante che, negli anni Settanta del XX secolo, abbiano sostenuto proprio la creazione di una vera unione europea, completamente diversa, basata sui diritti dei popoli, non su ciò che vediamo ora. Non sull’economia e non sull’individualismo, che porta solo a crisi politiche, sociali ed economiche».
Così Darya Dugina in un passaggio di questo libro che propone una serie di conferenze, trasmissioni radiotelevisive e interviste – raccolte dal padre Aleksandr Dugin – aventi per tema l’Europa.
Il contenuto di questo libro sfata la narrativa corrente basata sull’idea che la Russia (in particolare le sue componenti tradizionaliste che nell’elaborazione assumono anche il metro geopolitico e la concezione multipolare) odi l’Europa e ne voglia la sottomissione.
La stessa narrativa definisce i russofili europei come nemici dell’Europa. In questo testo, oltre alle idee sul tema esposte da Darya Dugina, con una serie di integrazioni (presentazione del libro, note e appendici) viene testimoniato come i russofili europei e sopra tutto italiani, siano stati e siano i più strenui difensori della millenaria civiltà europea, e come nei fatti si siano battuti su più fronti e con diversi strumenti per l’affrancamento dalla colonizzazione liberista di matrice americana e per un rinascimento europeo.
Premessa di Maurizio Murelli
Prefazione di Stefano Vaj
Introduzione di Aleksandr Dugin
(Ordinalo su AGA Editrice