L'Italia Mensile

Teheran prova di forza contro il regime sionista

di Ramona Castellino

Dopo la pioggia di missili di ieri da parte dell’Iran verso Israele sono molteplici gli scenari che si vanno a configurare in Medio oriente e che probabilmente coinvolgeranno il mondo intero.

La premessa è d’obbligo: nonostante i media di regime, vero braccio armato del globalismo, che parla di missili “quasi tutti intercettati dai “salvatori del mondo”, Israele e Usa, le notizie e i video che arrivano ci danno un quadro ben diverso.
In una Tel Aviv illuminata a giorno dai missili iraniani è da sottolineare un dato fondamentale: gli obiettivi di Teheran erano solo ed esclusivamente obiettivi militari e nonostante le condanne del nostro ormai depravato Occidente, che giustifica nel “diritto di Israele a difendersi” ( 100.000 morti civili in Palestina e più di 1000 civili in una sola settimana in Libano) non ci sono vittime civili negli attacchi di ieri.
L’ Iran mostra i muscoli, ma anche cervello, colpendo solamente obiettivi militari, tra basi aeree e infrastrutture, che hanno ridicolizzato la difesa antiaerea israeliana, contrariamente all’ Idf che nella notte nella striscia di Gaza ha ucciso almeno 60 palestinesi, a Gaza City 22, a Khan Younis 40. Le vittime civili erano tutte famiglie sfollate, continuando nella sua pulizia etnica.

Teheran vendica così l’omicidio di Nasrallah e intima gli Usa a non intervenire.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, durante una riunione del gabinetto di questa mattina parla così circa l’attacco di ieri:
“Non stiamo scherzando con nessuno e se il regime di Israele vuole commettere un errore, riceverà una risposta molto più schiacciante. Abbiamo dimostrato che la presunta cupola di ferro dei sionisti (sistema di difesa Iron Dome) è più fragile del vetro”.

Ali Khamenei, Guida suprema dell’Iran, nel suo primo discorso pubblico dopo l’attacco missilistico di ieri, ha nuovamente evidenziato che la reale causa dei problemi in Medio Oriente sia esclusivamente la presenza delle forze Usa e di alcuni paesi europei, che con politiche colonialiste, fingono in modo falso di sostenere e difendere la pace e la tranquillità, mirando a rendere stati sovrani, colonie degli stessi.

La guerra in Medio Oriente, che pericolosamente rischia di trasformarsi nella terza Guerra Mondiale, ha smosso e sta smuovendo le coscienze di tutti i popoli del mondo, che dall’inizio del genocidio a Gaza si sono schierati senza se e senza ma al fianco dei fratelli palestinesi ed ora libanesi, riconoscendo in Israele e negli Usa, gli artefici di un’occupazione sanguinaria e spietata, abbattendo quel muro di paura e menzogne verso i popoli medio orientali, colpevoli di aver resistito alle più feroci delle occupazioni.

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