di Fabio C. Maguire
A Taiwan si sono tenute le elezioni presidenziali che determineranno il destino dell’isola e possibilmente anche dell’intera regione.
Ad aver ottenuto la vittoria è stato il candidato del Partito Democratico Progressista, Lai Ching-te, che si è aggiudicato il 40% dei voti.
Lai si è perciò assicurato il terzo mandato consecutivo posizionandosi sopra il Koumintang e il Partito Popolare di Taiwan.
Il leader del PDP proseguirà con la sua politica di amicizia e assistenza con gli Stati Uniti, che lo hanno sostenuto pubblicamente durante la corsa alla presidenza.
Per quel che concerne le relazioni con la Cina continentale, Lai seguirà la linea incentrata sul separatismo, nonostante abbia dichiarato di provare a incrementare i rapporti con Pechino affinché diminuisca la tensione nello Stretto e venga scongiurato definitivamente il pericolo di uno scontro nel Pacifico.
Lai ha ringraziato i suoi cittadini per aver creduto in lui e per aver scritto “un nuovo capitolo della nostra democrazia.”
I rivali del Partito Democratico hanno immediatamente ammesso la sconfitta, dando però pareri e considerazioni diversi in merito ai risultati elettorali.
Infatti, il leader del Partito Popolare di Taiwan, Ke Wen-je, ha espresso gratitudine alla sua squadra e ai suoi sostenitori e ha chiesto di non demoralizzarsi a causa della battuta d’arresto.
“Io non mi arrendo, quindi spero che neanche voi vi arrendiate”, ha dichiarato Wen-je dopo l’esito delle votazioni.
Reazione diversa è invece stata quella del principale oppositore politico del PDP, Hou Yui, leader del Koumintang.
Yui si è dichiarato deluso dai risultati e ha chiesto scusa ai suoi seguaci in un discorso pubblico per non aver lavorato adeguatamente affinché la vittoria fosse conseguita.
A livello internazionale, i risultati elettorali di Taiwan sono stati accolti ovviamente diversamente.
Per la Cina, la vittoria del Partito Democratico Progressista, rappresenta un serio problema che rischia di compromettere la stabilità nella regione.
Il Portavoce dell’Ufficio Cinese Delegato agli Affari di Taiwan, Chen Binhua, ha espresso grande preoccupazione per i risultati, affermando che la vittoria di Lai alle presidenziali “rappresenta un pericolo estremo”.
Adesso, con la vittoria della coalizione anti-cinese, si dovrà capire che ruolo giocheranno le promesse di capodanno del Presidente cinese Xi Jinping che ha parlato dell’inevitabilità storica per quel che concerne il ricongiungimento tra la Cina continentale e l’isola di Taiwan.
Nonostante ciò le ultime elezioni hanno dimostrato come esistano diverse realtà politiche influenti e con un ampio bacino di consensi sull’isola e che dunque, anche li, l’egemonia americana sia fortemente messa in discussione.