Oggi la differenza è questa che, mentre al tempo di Hegel e Schopenauer gli intellettuali – preferisco chiamarli dotti – erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi siamo in una situazione nuova. Gli intellettuali sono nella stragrande maggioranza più stupidi delle persone comuni. E questa è una novità degli ultimi cinquant’anni, è una novità assolutamente nuova.