di Fabio C. Maguire
Nella giornata del 22 maggio 2023 un gruppo armato ucraino ha fatto irruzione in territorio russo, attaccando i villaggi circostanti e ingaggiando un duro scontro a fuoco con le autorità locali.
L’esercito è intervenuto prontamente, liquidando di checkpoint in checkpoint i sabotatori.
La stampa occidentale ha subito sbandierato la notizia, glorificando l’azione militare come un atto rivoluzionario compiuto da giovani liberali russi.
Infatti, Freedom for Russia viene descritto, dagli illustri giornalisti di regime, come un gruppo di oppositori russi liberali, intenzionati a “porre fine alla dittatura del Cremlino”.
Nelle foto delle azioni di guerra pubblicate, i colleghi di VOXKOMM hanno individuato “due soldati ucraini, sullo sfondo, con il volto oscurato, è Igor Ogordniychuk, un neonazista ucraino accompagnato da Danil Maznik, noto come “Shayba”, anche egli militante neonazista.
Inoltre, il tanto acclamato e applaudito movimento “Corpo Volontario Russo” è un gruppo ultra-nazionalista e neonazista, comandato dall’estremista di destra Denis Nikitin, alias “White Rex”, noto in particolare per avere stretti e significativi rapporti con Casapound.
Confutando la versione di Kiev, secondo la quale non vi fossero combattenti ucraini nel raid a Belgorod, Luigi De Biase, in un post social, ha smascherato un altro terrorista, ovviamente con simpatie per il terzo Reich.
Il nome di battaglia di questo ragazzo è “Kes”, non è un cittadino russo bensì ucraino, come la maggior parte degli uomini che hanno preso parte all’incursione.
La patch sulla divisa lo identifica come membro di un’organizzazione nazionalista, Tradiziya i Poryadok ( Tradizione e ordine).
Questo è un movimento strettamente legato a Bratsvo.
Il leader del Battaglione Bratsvo è Dmytro Korchynskyi, un nazista capo del movimento di estrema destra ucraino UNA-UNSO.
Nel gruppo DRG è stato anche individuato un dei leader dei neonazisti russi di Wotan Jugend, Alexei Levkin, rifugiatosi in Ucraina dopo il colpo di stato di Euromaidan.
L’Ucraina è ormai diventata il rifugio sicuro dei nazisti di tutto il mondo, dove possono vivere in tranquillità, stipendiati, addestrati e armati con i soldi dei contribuenti europei.
A ridicolizzare ulteriormente Kiev sono stati i mezzi rinvenuti e sequestrati dall’esercito russo, mezzi utilizzati dai terroristi per muoversi a attaccare in territorio russo.
In particolare, il veicolo blindato “American International MaxxPro”, che gli Stati Uniti hanno consegnato all’Ucraina in diversi lotti.
Diversi veicoli Humars, di produzione statunitense, equipaggiati con mitragliatrici pesanti, una decina di sistemi anti-carro di fabbricazione americana AT-4, una mitragliatrice M240 e scatole di munizioni.
Tutti mezzi corazzati o armi forniti sistematicamente dall’Occidente che vengono utilizzati in violenti attacchi terroristici in Russia, non solo da nazisti russi ricercati, ma anche da soldati ucraini alle dipendenze di Kiev.
Il Ministero della Difesa di Mosca ha informato che l’operazione di antiterrorismo si è conclusa con una netta vittoria del FSB che ha eliminato 150 sabotatori e bloccato altrettante decine di terroristi, attualmente in stato di arresto.
Nonostante l’informativa ministeriale, si segnalano ulteriori scontri nell’area di Grayvoron, dove i terroristi si sarebbero trincerati.
L’azione, esaltata dai media, è un atto terroristico ai danni dei cittadini russi indifesi, posto in essere da squadre di neonazisti russo-ucraine finanziate lautamente dalla NATO.