Francesco Toscano
Il prof. Orsini spiega che un eventuale conflitto fra Iran e Israele finirebbe con l’avvantagguare solo Tel Aviv determinando conseguenze nefaste per la teocrazia di Teheran.
Secondo il professore l’Iran non avrebbe nessun vero obiettivo da perseguire nel corso di un conflitto che serve solo alla cricca di Netanyahu.
“Mentre gli israeliani non vogliono un cambio di sistema gli iraniani potrebbero approfittare della guerra per rovesciare gli Ayatollah”, sostiene il professore.
Si tratta di una analisi che non mi convince.
In caso di conflitto con Israele l’Iran avrebbe invece dei precisi obiettivi da realizzare di seguito elencati:
1) Ergersi di fronte al mondo quale unica nazione in grado di difendere militarmente un popolo, quello palestinese, sottoposto a genocidio da Israele in compagnia degli alleati occidentali;
2) Rinsaldare il rapporto militare con la Russia in una ottica di potenziale scontro militare globale contro gli Stati Uniti che rappresenta una precondizione indispensabile per l’apertura del mondo multipolare;
3) Denunciare come traditori e complici dei massacratori i capi dei regimi dei principali Paesi arabi sunniti a partire da Arabia Saudita e Giordania al fine di favorire un cambio di regime interno;
4) Chiudere un accordo diplomatico con gli ex nemici turchi in funzione anti-Netanyhau.
Sono tutti obiettivi difficili da raggiungere ma non impossibili né inutili.