Biagio Passaro
Il 9 ottobre un problema di diritto costituzionale.
Non accade sempre (e non a tutti) ma può succedere che un retropensiero costante si annidi nelle menti di alcuni esseri umani.
Non si tratta necessariamente di barbari incolti e costituisca l’humus su cui altri pensieri germogliano: sto parlando di un’ideologia o, forse meglio, di un ideologismo (se accettiamo la definizione per cui esso è “l’esito di un modo di affrontare e giustificare situazioni e problemi…”).
Parlo del 9 ottobre, dei suoi martiri che, per una propria ideologia democratica e popolare – senza che ci sia stato nessuno reato – (allora il potere secondo schemi propri di un sistema ideologico, anzi anti ideologico e con astrattezza e senza possibilità di verifica) condanna tutti indipendentemente dai fatti che si possono sincerare nei frame di quei video girati per settimane per ogni tg e web del mondo.
Piuttosto, la verità la sviliscono, ne fanno strumento di difesa e di ricatto verso il mondo negazionista e democratico, usando la giustizia a propria discrezione e supporto.
E credo che quel 9 ottobre sia stato anche il motore immobile che ha spinto quel popolo a capire la verità di un progetto di sterminio della democrazia
Da parte di chi? Questa la domanda che mi pongo e vi porrete, giungendo persino a pensare che stanno ridimensionando la nostra costituzione.
Se questi fatti sconcertano il lettore medio, e crea un vero scompiglio sollevando interrogativi inquietanti: condotte socialmente aberranti, figuriamoci gli addetti ai lavori cosa staranno pensando.
Trattandosi di un cd. «reato d’opinione», una pena per condotte negazioni – riuscirebbe davvero a raggiungere l’obiettivo?
Quale sarebbe lo scopo finale e penale?
Prescrivendo il divieto di negare un fatto storicamente comprovato, non si finisce per aggiungere un limite alla libertà di manifestazione del pensiero di cui all’art. 21 Cost.?
Quali sarebbero i reati commessi il 9 dai diversi attori?
Si potrebbe distinguere l’ipotesi delle generiche affermazioni negazioniste da quella della diffusione di idee negazioniste, perché condannare ad opera del potere, in un contesto assolutamente pacifico?
La verità storica ha un diritto di cittadinanza nel campo del diritto costituzionale che studieranno i nostri figli e pronipoti e l’unico dato che verrà fuori è e sarà la vittoria di un popolo, il popolo del 9 ottobre… verso la democrazia e la repressione della verità!