di Fabio C. Maguire
Sempre il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, nel discorso di apertura alla riunione congiunta della Commissione per gli Affari Esteri del Parlamento Europeo e della Sottocommissione per la sicurezza e per la difesa, ha rilasciato delle importanti dichiarazioni.
Infatti, ha affermato che il Presidente della Russia Vladimir Putin, nell’autunno del 2021, avrebbe spedito una “bozza di trattato” nella quale richiedeva la non espansione della NATO verso est.
Secondo il Segretario Generale, il documento era una “precondizione” per non invadere l’Ucraina.
Stoltenberg ha poi dichiarato con orgoglio che la NATO si rifiutò di sottoscrivere l’accordo.
Putin, detto con soddisfazione, ha invece ottenuto il risultato contrario, ovvero “una maggiore presenza della NATO nella parte orientale dell’Alleanza”, in particolare con l’adesione della Finlandia avvenuta il 4 aprile del 2023.
Stoltenberg ricorda come il Presidente Putin avesse richiesto di “rimuovere le infrastrutture militari in tutti i paesi che hanno aderito all’Organizzazione dopo il 1997”, introducendo una sorta di classe di appartenenza B.
Ovviamente la NATO, come ricorda il suo Segretario Generale, ha respinto tutte le richieste e le garanzie di sicurezza sollecitate da Mosca, vantando in sede pubblica l’impresa che ha scaturito poi il tragico conflitto in Ucraina.
La NATO dovrebbe valutare con maggior attenzione le dichiarazioni da rilasciare alla stampa perché, proprio l’ultimo discorso del Segretario Generale, ha contraddetto e invalidato la narrazione bellica dell’Organizzazione, secondo la quale la Russia stesse perseguendo ambizioni imperiali attraverso una guerra non provocata.
Il discorso dinanzi al Parlamento Europeo evidenzia, invece, le responsabilità dell’Alleanza nel non prevenire l’escalation e nel non considerare le preoccupazioni della Federazione Russa.
La NATO, al di là delle innumerevoli provocazioni, avrebbe potuto evitare la rottura delle relazioni diplomatiche e l’avvio dell’operazione speciale attraverso una sincera e concreta mediazione con Mosca.
La versione secondo cui Mosca si sarebbe rifiutata sin dal principio di incontrare le controparti per trovare una soluzione politica alla crisi è errata ed ingannevole, a confermarlo proprio le parole di uno dei massimi rappresentanti dell’Alleanza Atlantica che ha involontariamente smentito la propaganda occidentale circa la genesi del conflitto.
La presunzione di superiorità e di invincibilità della NATO, e la sua irriverenza, sono state le cause principali dello scontro che da oltre un anno e mezzo sta devastando l’Ucraina.