Nicolas Gabrielli, coordinatore nazionale dsp-giovani
Come diceva Agatha Christie, se due indizi sono una coincidenza, tre fanno sicuramente una prova.
E la certezza oggi è che, al netto delle valutazioni politiche soggettive, diversi leader più o meno allineati al filone bellicista, stanno facendo una brutta fine.
Dagli spari al premier slovacco Fico, alla morte del presidente Iraniano Raisi, passando per gli attentati al capo scorta di Orban o al fumo nell’aereo del Ministro Crosetto dopo il vertice NATO:
Quello di trump, insomma, è solo l’ultimo di vari episodi che si susseguono da mesi.
Sarà la Storia a incaricarsi di capire se sia stato architettato o sia solo una contraddizione interna al sistema di potere americano, come già accaduto in passato, ciò che conta oggi sono gli effetti sull’immediato presente.
Trump ha così segnato la sua ascesa, nuovamente, alle presidenziali di novembre prossimo verso la casa bianca.
Se fosse morto in questo attentato, probabilmente, si sarebbe evidenziata la profonda spaccatura politica che segna gli USA, portando inevitabilmente alla guerra cilvile. Forse in forme che ancora non conosciamo.
Il mondo sta cambiando, è evidente.
Perché questo sicuramente non è il migliore dei mondi possibili.
Democrazia Sovrana Popolare – Giovani