“Stop soldi per le guerre!
Fondi per la sanità!”
“Ogni anno l’istituto assiste migliaia di pazienti con gravi problemi neurologici e porta avanti innumerevoli progetti di ricerca”.
A un passo dal fallimento: questa è la situazione in cui si trova l’istituto Santa Lucia in via Ardeatina, punta di diamante della sanità privata laziale e da anni simbolo di eccellenza nel campo della ricerca e della riabilitazione neurologica.
La crisi dell’istituto è stata aperta due giorni fa quando il direttore della Fondazione Santa Lucia ha riunito in assemblea dipendenti e sindacati per comunicare che il piano per rinegoziare il debito con le banche era sostanzialmente fallito.
Alla fine dell’incontro, spiegano nero su bianco i sindacati, “la direzione generale non ha assicurato la tenuta dei contratti e dei livelli salariali, non ha garantito i livelli occupazionali e l’erogazione dei servizi sanitari”.
Un fulmine a ciel sereno: da tempo circolavano voci sulla tenuta finanziaria della Fondazione Santa Lucia che gestisce l’istituto di via Ardeatina, ma pochi pensavano a un epilogo così rapido e grave.
Il rischio concreto è la svendita dell’istituto sanitario con i suoi macchinari, personale medico, servizi ambulatoriali e posti letto per ricoveri.
I sindacati chiedono garanzie a governo e Regione per evitare speculazioni per favorire gli interessi di imprenditori privati a danno del valore pubblico dell’istituto, e hanno subito avviato lo stato di agitazione per gli 800 dipendenti.
I lavoratori hanno chiesto un incontro urgente al ministro della Salute Orazio Schillaci e al governatore del Lazio Francesco Rocca.
Tutto il popolo romano deve mobilitarsi per salvare il Santo Lucia, vero fiore all’occhiello di Roma e tra le migliori strutture europee nella riabilitazione.
Chiamiamo una mobilitazione generale e popolare: stop soldi per armi e guerre. Sì ai fondi per la Sanità!