Giuliano Castellino
Premessa obbligatoria: non siamo un nuovo Partito, né un movimento.
Né un’altra delle numerose realtà che affollano il già affollatissimo mondo del cosiddetto dissenso.
Siamo una Linea di Pensiero, una Comunità Militante, un Cenacolo di Sodali e ConSimili, una Prima Linea, culturale, attivistica, politica e metapolitica che da anni cerca di declinare un nuovo pensiero ed una dottrina di lotta e di vittoria: il SOVRANISMO POPOLARE.
Nasciamo dietro le barricate, tra le lotte sociali e proletarie.
Con il popolo delle borgate e delle periferie…
Nelle battaglie per la libertà e la liberazione.
Con chi vive del proprio lavoro contro i palazzi del potere, i salotti radical-chic e i saloni della borghesia del politicamente corretto.
Siamo i nemici del globalismo, della finanza, del capitalismo.
Siamo i dominati contro i dominanti, gli sfruttati contro gli sfruttatori, gli oppressi contro gli oppressori!
Noi siamo il Popolo!
Quel popolo che si è liberato dal cappio ideologico e ha deciso di unirsi in nome dell’indipendenza nazionale, della sovranità popolare e della giustizia sociale.
E così, quartiere dopo quartiere, picchetto dopo picchetto, mobilitazione dopo mobilitazione e soprattutto vittoria dopo vittoria – con tanti romani ed italiani a cui abbiamo difeso o dato la possibilità di avere una casa – è nato questo sodalizio.
E così dove un tempo sventolava la bandiera rossa abbiamo innalzato – non i vessilli neri – ma il TRICOLORE, la bandiera del proletariato (e non dei servi della Nato!) simbolo di lotta e unità popolare, mito del passato e forza per il futuro.
Sintesi tra Tradizione e Sol dell’avvenire!
Insieme abbiamo iniziato ad andare alla Messa di Sempre, quella Tridentina, studiando la dottrina e la filosofia dei nostri padri e dei padri dei nostri padri.
Come briganti capimmo che eravamo semi, contro chi voleva seppellerci, e come semi saremmo fioriti.
Abbiamo iniziato insieme a leggere Pound e Gramsci, Gentile e Orwell, Platone ed Evita, Guevara e Bobby Sands, Fusaro e Dugin.
A sostenere le lotte di libertà e liberazione.
Fino al Donbass!
Dal 2.000 abbiamo intrapreso la lotta per la casa, abbiamo occupato palazzi e case, difeso famiglie da sfratti e sgomberi coatti. Abbiamo riqualificato spazi sociali, librerie e biblioteche del popolo e dato vita a palestre popolari.
Da Casa Italia a Il Popolo di Roma fino a Roma ai Roma e a Italia Libera… una lunga Linea soludarista nazionale che ha sempre avuto un grande sogno: un plurale fronte di liberazione popolare, che superasse il 900 e le sue ideologie.
Percorso difficile, spesso non compreso, tortuoso, spesso minato anche dalla voglia di difendere (da entrambe le parti) con fanatismo le nostre radici e origini.
(Cosa ben diversa dal non rinnegarle, declinarle e scagliarle verso le sfide dell’oggi e del domani).
Verissimo che non sempre siamo stati lineari e spesso siamo caduti nel fare passi indietro.
D’altronde non è mai semplice lasciare porti sicuri per partire per mari aperti…
Ma è questo che bisogna fare!
Anche perché ogni imbarcazione viene costruita per salpare e navigare, non per restare ancorata al porto!
Dal 2015 abbiamo deciso di tagliare l’ancora e siamo partiti a vele spiegate…
Senza più cercare porti sicuri!
Abbiamo concentrato tutta la nostra forza militante nel radicamento territoriale e nell’aggregazione popolare… ed i risultati si sono visti.
Abbiamo superato le Colonne d’Ercole!
Solo chi in malafede o chi si è visto “scavalcare a sinistra” o “annientare a destra” può criticare la nostra azione politica e non riconoscere che abbiamo declinato una nuova dottrina politica, militante e culturale: il SOVRANISMO POPOLARE.
Abbiamo oggi con noi interi quartieri, ribelli, disoccupati, ex detenuti, reclusi e le loro famiglie, chi vive del suo lavoro, precari. Occupanti, strozzati da un mutuo o da un affitto, famiglie.
Migliaia di amici e sostenitori che hanno compreso che destra e sinistra sono le due facce delle stessa medaglia.
Che hanno compreso che bisogna lottare per un’Italia sovrana e popolare.
Nella stagione della dittatura sanitaria e dell’opposizione all’apartheid del Green Pass abbiamo accelerato questo processo.
Oggi siamo ancora più compatti sui temi della Pace, del Lavoro e della Libertà.
Abbracciamo il messaggio cattolico di Viganò e quello anti Nato di Rizzo. Siamo per il multipolarismo di Putin e per la Brics. Ci piacciono Fico ed Orban. Siamo per la Palestina e l’Africa anti-colonialista.
Stiamo con il Sud America libero e liberatore.
Siamo contro il pensiero unico dominante, politicamente corretto e moralmente decadente.
Siamo pronti a dare il nostro contributo.
Rilanciando la forza dei quartieri, ripartendo da Roma, capitale della Pace e della Civiltà, andando borgata per borgata a spiegare “Le ragioni di una scelta!”.
A difendere i romani in lotta per la casa, a chiedere nido e asili, lavoro e spazi sociali.
Ad aprire avamposti di libertà e liberazione e palestre popolari, come fatto a San Basilio, La Rustica, Pietralata…
Primavalle, Bastogi, Massimina…
Magliana, Trullo, Montecucco…
Ad organizzare convegni, assemblee popolari, momenti di aggregazione…
Ad innalzare il Tricolore in tutte le proteste, da quelle contro la Ztl a quelle per la Palestina, da quelle contro la guerra e quelle dei Comitati di base e di quartiere.
Fino a quella per l’Amnistia!
Siamo pronti a diffondere il nostro blog quotidiano e a distribuire – casa per casa, piazza per piazza, quartiere per quartiere – il nostro Mensile di lotta sovranista popolare (L’Italia Mensile).
Pronti a combattere!
Perché il domani ci appartiene.