Giuliano Castellino
Tanti, troppi, leoni da tastiera, fenomeni da baraccone che solo 15/20 anni fa non avrebbero mai avuto un ruolo nella lotta politica, esistono solo grazie ai Social.
Il potere della rete è anche questo: trasformare personaggi senza alcuna storia di lotta e sacrificio in presunti leader di altrettanto presunte formazioni dissidenti.
Ed ecco che, visto che siamo in argomento, uno che fino a ieri era massone e liberal-progressista, toglie il cappuccio e indossa, si fa per dire, i panni del rivoluzionario.
Non è difficile capire di chi sto parlando, ma per un po’ voglio lasciarvi nel dubbio, uno che oggi chiama a raccolta il dissenso, ma fino ieri veniva preso a pedate nel sedere e cacciato via dalle piazze, è la stessa persona che, con accento abbastanza caratteristico, conduce trasmissioni in rete,
lo stesso “signore” che dopo gli arresti del 9 ottobre – che, ricordiamolo, colpirono e colpiscono veri dissidenti – ebbe il coraggio di scrivere che ne avrebbe voluti altri con noi in galera a Poggioreale.
Sì, è proprio lui: capitan ‘nduja, l’antagonista che non disdegna le carezze dalle questure e le coccole del regime, il ribelle che chiede l’intervento della Digos per farsi proteggere dai veri dissidenti, che poi attacca ogni due per tre anche se non lo calcolano nemmeno di striscio.
Faceva rabbia, all’inizio, ora fa anche ridere e suscita commiserazione: Rizzo, vecchio squalo della politica, “se lo fuma” facile il mezzo Toscano, all’ex “fratello” narcisista resterà solo il livore incontrollato che sfoggia contro chi, solo esistendo, gli ricorda ogni giorno quanto sia meschino e mediocre rappresentare il dissenso controllato.
D’altronde, “caro” Francesco Toscano, chi non accetta il confronto e attacca senza contraddittorio ha la coda di paglia, c’è poco da fare, e chi gode delle disgrazie altrui si colloca da solo sul gradino infimo della dignità umana.
Così come molto poco si può fare con chi, avendo vissuto da coniglio e strisciato nell’ombra come un serpente, non potrà mai né ruggire né rivolgersi contro il nemico potente.
Ma non sarà che siete voi a rifuggire il confronto con gli altri? Non sarà che fate voi ciò di cui accusate gli altri?
No