di Ramona Castellino
Tutti conosco le ambiguità del “sultano” Erdogan e i relativi voltafaccia.
Tempo fa lo stesso aveva definito imprescindile l’integrità territoriale della Siria come condizione per un accordo.
Oggi, dopo la caduta della Siria, Erdogan afferma, durante il suo discorso a Sakarya, che sia un diritto per la Turchia riavere le terre perse a causa della prima guerra mondiale.
Le terre in questione sono Idlib, Aleppo, Damasco e Raqqa che torneranno ad essere province turche, in quanto parte dell’ Impero Ottomano, come prima del 1918.
Definisce anche il suo rapporto con il popolo siriano e garantisce che la Turchia manterrà un rapporto basato sulla fratellanza e non sul profitto.