Marco Rizzo
“Siamo già dentro la Terza Guerra Mondiale”.
Non ha alcun dubbio Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare e candidato Presidente alle elezioni regionali in Umbria del prossimo 17 e 18 novembre, che risponde in modo chiaro alla domanda se il mondo sia sull’orlo di un altro conflitto globale.
“Il tema è quello della de-dollarizzazione. La cosiddetta globalizzazione come il Diavolo ha fatto le pentole ma non i coperchi. Ed è accaduto che le nazioni emergenti hanno capito che non sono più obbligate a utilizzare il dollaro per commerciare e vendere le proprie materie prima.
Questo è il motivo della crisi dell’impero statunitense. Gli Usa avrebbero potuto rispondere con la collaborazione pacifica oppure con la guerra.
I gruppi dirigenti degli Stati Uniti hanno scelto di rispondere con la guerra e questo è uno dei motivi per cui è meglio che alle elezioni presidenziali del 5 novembre vinca Trump e non Biden”.
“Poi – sottolinea Rizzo – bisognerà vedere come Trump mantiene ciò che ha detto sulla guerra in Ucraina e che cosa accadrà in Medio Oriente, visto che i poveri palestinesi non hanno la bomba atomica”.
Quanto alle tensioni riesplose tra Cina e Taiwan, il coordinatore di DSP è preciso nella sua analisi: “Se un marziano atterrasse sulla Terra per capire chi vuole la guerra basterebbe vedere quale Paese circonda la Cina con basi nucleari e centinaia di migliaia di soldati.
Ovvero gli Stati Uniti, lo stesso schema usato con la Russia con l’avanzata a est dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 volendo arrivare addirittura fino in Ucraina con la Nato.
Gli Usa hanno portato il pianeta nella Terza Guerra Mondiale come disperata scelta visto il loro tracollo economico. E sono sempre stati nella storia i democratici Usa, appunto Biden, quelli che hanno scatenato le guerre nel mondo”, conclude Rizzo.
(Intervista di Alberto Maggi).