E mentre i francesi, proni alla Nato, si ritrovano in fila al distributore e con la prospettiva delle centrali nucleari spente, altri due Paesi sovrani decidono di fregarsene delle sanzioni e prendersi il petrolio russo.
Non solo: Serbia e Ungheria hanno appena firmato un protocollo per costruirsi il loro oleodotto alla faccia della UE, in modo da far fluire l’oro nero direttamente dai pozzi siberiani verso Budapest e Belgrado.
Complimenti e auguri, fratelli!