Diamo voce a chi ha “osato” contestare i pennivendoli di regime, in assoluta educazione, civiltà e pacifismo.
See una ventina di “servi del globalismo”, addomesticati e ben tenuti al collare, contestano e non fanno parlare un Ministro sono coccolati e compresi…
Se un disoccupato, da solo, senza violenza, contesta, si parla di violenza “no vax”…
In Italia l’informazione è questa. Femministe è ambientalisti, il volto moderno della sinistra, possono contestare, sbraitare e impedire di parlare…
La vera resistenza continua ad essere repressa e criminalizzata.
Si chiama Francesco Centineo, è un ex cameriere “ma ora non lavoro”. È lui il contestatore No Vax di Antonella Viola, l’immunologa ospite di Arena Robinson al Salone del libro di Torino che, durante la presentazione del suo libro “La via dell’equilibrio”, è stata duramente apostrofata, tra le urla. “Lei è colpevole, lei è una propagatrice di bugie e si deve vergognare, lei è come Bassetti, una vergogna umana”, ha urlato alla professoressa, interrompendo l’incontro. La platea lo ha fermato al coro di “fuori, fuori!”.
Ore dopo aver contestato la “scrittrice immunologa”, Centineo ha spiegato a Repubblica le ragioni della sua protesta.
“Sono un attivista da marzo 2020 – esordisce – un attivista politico. Ho contestato lo stato di emergenza, mi sono opposto alle restrizioni non solo ai vaccini”.
In effetti Centineo è stato uno degli animatori del canale telegram “Basta dittatura” e delle manifestazioni non autorizzate nelle piazze di Torino a fine 2021.
Scusi, ma dopo più di tre anni dall’inizio del Covid ancora contesta gli immunologi?
“C’è un silenzio assordante su quanto è accaduto in tutto questo tempo, è inaccettabile”.
Lei è un veterano delle manifestazioni no vax. Nel 2021 qui a Torino ha anche ricevuto un foglio di via. Perché ancora si rende protagonista di questi episodi di protesta?
“Perché siamo stati considerati matti e terroristi. Ci sono stati medici demonizzati, giornalisti silenziati, la libertà di espressione annientata e purtroppo non è cambiato nulla”.
Cioè?
“Ormai siamo in uno stato di sorveglianza completo, con l’intelligenza artificiale in Italia non ci sarà mai più nessuna democrazia”.