Lo Stato ebraico non è solo sotto attacco da parte dei suoi vicini, ma anche di molti paesi. Esiste un filone di indagine che porta direttamente nel Sahara.
Lì si sta formando una milizia contro Israele.
Dietro tutte queste attività ci sarebbe l’Iran. Come dimostrano i rapporti dei servizi segreti e degli investigatori finanziari occidentali, riporta Die Welt, Teheran starebbe espandendo la sua rete da diversi anni.
Il Fronte Polisario, una milizia con sede nei campi profughi di Tindouf, nel sud dell’Algeria, è un buon esempio di come Teheran agisca in questo senso.
Il movimento indipendentista, sostenuto dall’Algeria, si considera il vero rappresentante delle popolazioni indigene del Sahara Occidentale, la striscia desertica che si estende lungo la costa atlantica. Dopo il cessate il fuoco facilitato dalle Nazioni Unite nel 1991, il Fronte Polisario aveva lasciato la lotta armata, ma nel 2020 l’ha ripresa contro il Marocco.
Il gruppo controlla una piccola parte del Sahara Occidentale e mantiene un campo nella provincia algerina di Tindouf, al confine con il Marocco, dove vivono circa 150.000 Sahrawi.
A causa del suo sostegno al Fronte Polisario, il Marocco ha interrotto le relazioni con l’Iran nel 2018. Hezbollah, la milizia più potente dell’Iran, «ha inviato rappresentanti militari al Polisario, ha fornito armi al fronte e li ha addestrati alla guerra urbana», afferma il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita. I membri del Polisario nel Sahara Occidentale sono stati forniti da Teheran di missili terra-aria e droni.
Hezbollah, alleato dell’Iran, ha allestito campi in Algeria dove addestra i combattenti del Polisario.
Anche se i leader del Fronte Polisario e di Hezbollah hanno negato le accuse, il Marocco ha affermato di possedere un vasto dossier contenente rapporti dettagliati e immagini satellitari degli incontri tra rappresentanti di Hezbollah e del Polisario in Algeria. Il Marocco ha affermato che l’Iran ha anche contribuito a organizzare incontri tra il Fronte Polisario e Hezbollah attraverso la sua ambasciata in Algeria. L’anno scorso, un rappresentante del Fronte Polisario sosteneva che l’Iran, attraverso l’Algeria, forniva loro droni “kamikaze” da utilizzare contro il Marocco.
Die Welt afferma in base a documenti certi, che le accuse del Marocco sono confermate. Ci sarebbero registrazioni e trascrizioni di conversazioni telefoniche tra rappresentanti del Polisario e un agente di Hezbollah in Costa d’Avorio: Mustafa Muhammad Lemine Al-Kitab, agente di collegamento del Polisario in Siria e responsabile per il Medio Oriente.
In un colloquio il rappresentante di Hezbollah e l’emissario del Polisario discutono della possibilità di attacchi congiunti contro Israele con Hamas, Hezbollah, Algeria e Iran. Lemine Al-Kitab si offre di sostenere il Fronte Polisario, ma sottolinea che le sue risorse non sono ancora sufficienti per attaccare, ad esempio, l’ambasciata israeliana in Marocco.
A quanto pare il Polisario si starebbe armando nella lotta contro il Marocco: due settimane fa sono stati lanciati razzi contro le zone residenziali della città di Smara, nel Sahara occidentale controllato dal Marocco.
(Fonte: https://www.agcnews.eu/sahara-occidentale-i-legami-tra-il-fronte-polisario-hezbollah-e-teheran/)