Partiamo da un dato. Quello che è accaduto è un vero e proprio sabotaggio del NordStream2. E vediamo insieme un video davvero esaustivo, che basterebbe per aprire e chiudere il discorso. Siamo al 7 febbraio 2022 e il presidente degli USA, Joe Biden, dichiarava candidamente che gli USA avrebbero bloccato il nuovo gasdotto.
Per chi non conoscesse l’inglese, Biden dice: “Se la Russia invade… non ci sarà più un Nord Stream 2. Metteremo fine a tutto questo”. Il Reporter chiede: “Ma come farà esattamente? Il progetto è sotto il controllo della Germania”. Altrettanto candidamente Biden risponde: “Prometto che saremo in grado di farlo”.
Gli USA provocano la Russia da decenni e l’hanno spinta a reagire per mettere in atto i loro piani strategici per conservare il monopolio sul piante, ma stavolta hanno fatto male i conti.
Abbiamo scoperto che due settimane prima dell’operazione speciale russa, tra Kiev e Mosca era stato raggiunto un accordo sullo status delle Repubbliche, non accettato dagli USA!
Lontani dal continente europeo, gli USA hanno puntato sulla guerra europea per definire le sfere di influenza ed impedire che le nazioni della stessa Unione Europea seguissero pure solo in parte una politica sovrana, con occhio volto ad Oriente, naturale canale di sbocco economico per i Paesi del Mediterraneo.
La guerra degli USA alla Russia passa anche sul terreno delle condutture di gas e del sistema di approvvigionamento europeo. Perché le bollette italiane, non a caso, si sono quadruplicate? Quel che sembra mero complottismo è una realtà nemmeno nascosta da Washington, perché viene fuori dai documenti e dai contratti firmati.
Per separare i Paesi della UE dalla Russia, per deprimere le economie europee e renderle dipendenti dagli USA, hanno sostanzialmente agito in due modi. In primis, hanno bloccato i canali di approvvigionamento che erano stati progettati. Pensiamo al South Stream 2: Vittoria Nouland, parlando in audizione al Senato, disse fosse destinato a restare “un grosso tubo di metallo in fondo al mare”…
Come seconda mossa, hanno fatto pressioni affinché i contratti di approvvigionamento con la Russia fossero modificati dalla UE ed il prezzo del gas, prima basato su quello del petrolio – quasi sempre stabile – fosse legato al mercato… Dipendendo da domanda/offerta si rendeva suscettibile alle oscillazioni di mercato e alle crisi geopolitiche (da essi stessi provocate)! Ecco perché LA soluzione sarebbe uscire immediatamente da NATO, ONU, UE!
Andando nel dettaglio del fatto accaduto, i danni causati dalla perdita di gas nei gasdotti è enorme. Se non si tiene conto del costo del ripristino della struttura, nei gasdotti c’erano circa 500 milioni di metri cubi di gas! Ciò corrisponde a un consumo medio in Germania di circa due giorni.
Sulla base dei prezzi correnti sul mercato del gas della UE, questo volume ha un valore di mercato di oltre 800 milioni di euro. Il gas nel gasdotto Nord Stream 2 è di proprietà della stessa Nord Stream 2 AG, di cui Gazprom è azionista al 100%. Anche il gas nel gasdotto Nord Stream 1 è molto probabilmente di proprietà di Gazprom. Quindi, tutte le perdite sono della parte russa!
Le drammatiche immagini delle perdite di gas dei gasdotti Nord Stream sono state filmate dall’esercito danese.
Sono inquietanti! Il video, disponibile dalla pagina ufficiale del ministero della difesa, è stato filmato poco a sud di Dueodde (dove si trovano le due adiacenti perdite di Nord Stream 1). La foto è invece stata scattata nei pressi dell’isola di Bornholm (dove si trova la perdita di Nord Stream 2) – vedi qui https://www.forsvaret.dk/en/news/2022/gas-leak-in-the-baltic-sea/ -.
Il ministero della difesa danese ha dispiegato nella zona la fregata Absalon, la nave specializzata nel controllo dell’inquinamento Gunnar Thorson, nonché alcuni elicotteri.
In una conferenza stampa, la premier danese Mette Frederiksen ha descritto la situazione come eccezionale, e ha affermato di non poter escludere il sabotaggio come causa di queste perdite. In precedenza, anche il portavoce del Cremlino Peskov e la stampa tedesca avevano parlato di possibile sabotaggio.
E intanto Kiev accusa Mosca!“La ‘fuga di gas’ dal Nord Stream 1 non è altro che un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione nei confronti dell’Ue. La Russia vuole destabilizzare la situazione economica in Europa e provocare il panico pre-inverno”. Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Putin. “La migliore risposta e investimento per la sicurezza” è fornire “carri armati all’Ucraina. Soprattutto quelli tedeschi…”, aggiunge. (Fonte: ANSA)
I gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, che portano il gas dalla Russia in Europa, sono stati seriamente compromessi a causa di due o più esplosioni e si registrano due grosse perdite di gas nei pressi dell’isola danese di Bornholm. Le autorità svedesi confermano di aver rilevato due forti esplosioni. La Germania parla di un “atto di terrorismo”. Alcune fonti russe puntano il dito contro il Regno Unito e dichiarano che se fosse un’azione di terrorismo internazionale ci sarebbero i presupposti per un contro-attacco. Le autorità danesi hanno creato una “zona di sicurezza” attorno alle perdite.
Per Berlino non ci sono dubbi: i danni arrecati alle linee offshore che portano gas attraverso il Mar Baltico dalla Russia alla Germania non sono una coincidenza, ma il risultato di un attacco o di un sabotaggio. La situazione è senza precedenti, sia sul piano delle tensioni internazionali che su quello economico. Il colosso industriale tedesco ora rischia di rimanere all’asciutto. L’inverno in tutta Europa si preannuncia molto caldo…perché sarà particolarmente freddo!
Ad ora, sono tre le perdite nel gasdotto Nord Stream scoperte nel Mar Baltico meridionale, in entrambe i gasdotti Nord Stream 1 e 2, nella zona al confine tra le acque territoriali svedesi e danesi. Entrambi i condotti sono pieni di gas, anche se solo uno era attivamente utilizzato, come vedete dalla piantina.
La scoperta ha indotto le autorità marittime dei due Paesi ad emanare una allerta di traffico marittimo e aereo: le navi vengono dirottate lontano dalla zona delle perdite, mentre gli aerei non possono sorvolarla a meno di mille metri di altezza, per evitare il rischio di deflagrazioni. Secondo le autorità svedesi ci vorranno diversi giorni prima che le perdite possano essere limitate con riparazioni – vedi qui: https://sverigesradio.se/artikel/nord-stream-pipelines-hit-by-gas-leaks-ships-and-planes-told-to-keep-a-distance -.
Di chi è la responsabilità? Chi ne giova?
Radoslaw Sikorski rinuncio’ alla cittadinanza britannica, ma non ai suoi legami con Londra, per diventare Ministro della Difesa e poi Ministro degli Esteri nel suo Paese nativo, la Polonia. È da anni uno dei cani da guardia degli interessi atlantici all’Europarlamento, nonché uno degli architetti del Partenariato Orientale, progetto anglo-americano per sottrarre i Paesi dell’ex-URSS all’influenza russa. Ecco cosa ha twittato oggi…
Con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2 gli Stati Uniti hanno mandato un chiaro avvertimento mafioso a chi in Germania coltivava ancora la speranza di poter ricevere gas russo. Non pensateci neppure per sogno, neppure quando batterete i denti dal freddo, quando la vostra fabbrica chiuderà, quando non potrete pagare le bollette, quando i vostri euro varranno zero, quando non avrete i soldi per fare la spesa.
Il gas potete comprarlo solo da noi. Costa troppo? Non ce n’è abbastanza? Problemi vostri. Queste sono le regole. Voi vivete nel magnifico mondo libero e democratico in cui le regole le dettiamo noi. Se qualcuno di voi avesse ancora dubbi…leggetevi anche le notizie dei mesi e degli anni addietro…
di Riccardo Bianchi