di Ramona Castellino
Aleksandr Dugin parla del confronto televisivo tra Donald Trump e Kamala Harris.
Per il filosofo russo le elezioni americane e il loro esito sono importanti, in quanto con la sconfitta della Harris, la Russia potrà continuare la guerra di libertà del popolo russo in Ucraina contro l’Occidente sicuramente con un un respiro più ampio.
Definisce la candidata democratica: “una sciocca completamente inarticolata che viene tirata per vari motivi da vari clan…
… La sua inadeguatezza mentale è emersa in questo dibattito”.
Dugin evidenzia come per la Harris la guerra contro la Russia sia quasi un’assecondare il volere di Biden che un suo proprio e vero obiettivo.
Diffida dai media, controllati dai democratici, che danno vincente l’ultra liberista, utilizzando il solito gioco di mistificazione della realtà e dove la realtà stessa viene capovolta, stravolta e ricreata ad uso e consumo.
Ed ecco che tutto cambia e la guerra diventa pace, il fallimento successo, l’idiota genio.
Ma per Dugin, indipendentemente da Trump, o dalla Harris, la Russia ha un solo grande obiettivo che deve continuare a raggiungere e cioè la liberazione dell’Ucraina.
“Dobbiamo seguire il principio: prima di tutto la Russia, prima di tutto la vittoria in Ucraina”.