di Fabio C. Maguire
La visita di Xi Jinping a Mosca si è consumata tra il 20 e il 21 marzo, con il presidente cinese che è stato ospite del leader russo Putin e del primo ministro Mikhail Mishustin.
Un incontro fruttuoso che ha sigillato la partnership tra i due paesi che continueranno a mantenere i contatti per seguitare a portare la pace nel mondo.
In questa prospettiva è stato particolarmente apprezzato il piano risolutivo della questione ucraina proposto nel febbraio scorso da Pechino e gradito da Mosca per la sua neutralità, obiettività ed equità, così come confermato dal ministro degli Esteri cinese Wang Wenbin: “la Russia ha studiato con attenzione il documento di posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi dell’Ucraina ed è aperta a colloqui di pace”.
Lo stesso Putin ha affermato di “guardare con interesse alle proposte cinesi”, aggiungendo di “essere aperti a negoziati che dovranno tener conto dell’ indivisibilità della sicurezza per tutti i paesi.”
Nonostante la stretta vicinanza con Mosca, Pechino continuerà a tenere rapporti con tutte le parti in causa e “collaborerà con la comunità internazionale, mantenendo sempre una posizione di imparzialità.”
In questo senso si è anche mossa la risposta del ministro cinese alle accuse del Segretario di Stato statunitense Blinken sulla presumibile copertura diplomatica e sul rifornimento di armi dato da Pechino a Mosca, infatti Wenbin ha ribadito come “la Cina non è né creatrice ne parte della crisi ucraina, tantomeno ha fornito armi alle due parti in conflitto. Gli USA non possono incolpare la Cina, dicono di voler arrivare alla pace ma la gente non vede alcun passo effettivo, quello che vedono tutti è che gli States continuano a fornire armi al campo di battaglia.”
Al di là della guerra, la Cina ha continuerà a lavorare e a fare delle relazione “sino-russe una priorità.”
La Russia e la Cina sono due grandi potenze vicine che con il loro partenariato, fondato su rapporti di scambio multilaterali, potranno fornire una valida alternativa al modello politico ed economico occidentale ormai in decadenza.