Centinaia a Torino, oltre duecento a Palermo, trecento e più a Roma… tantissimi dissidenti, attivisti e cittadini hanno animato la giornata di sabato scorso.
Le tre città, in collegamento tra loro, sono diventate un solo fronte, idealmente e fisicamente, lanciando un appello al mondo del dissenso: rilanciare la lotta politica e di liberazione contro le nuove emergenze, contro guerra, Nato e crisi sociale.
Un grazie di cuore al nostro coordinatore siciliano Amalia Miranda e al professore Giuseppe Provenzale, dirigente nazionale di Italia Libera che hanno innalzato la bandiera della Palermo dissidente.
Grazie al nostro amico Galgano Palaferri, di Unione per la Libertà e ad Andrea Ponzoni, coordinatore piemontese di Italia Libera.
Grazie di cuore al grande professore e presidente del Movimento Carlo Taormina, agli amici Erich Grimaldi, Ucld, ed Angelo Giorgianni, Omv, dissidenti della prima ora e da sempre spalla a spalla nelle piazze e nella costruzione della resistenza unitaria.
Grazie a Nino Galloni e a Marco Saba, economisti liberi e anti-sistema.
Grazie ad Andrea Libero Gioia che ci ha portato il suo contributo rilanciando il progetto “Piccola Italia”.
Grazie a tutti coloro che hanno aderito alla nostra mobilitazione per il grande movimento di liberazione nazionale, che sarebbero intervenuti per il docu-film “Covid 19, 12 mesi di pensiero critico”: Nicola Vedovino (Ancora Italia), Ciro Cropano (Napoli – C.C. Humanitas), Hermas Ferrari (Ristoratore), Riccardo Fortin (Luguria – Blogger), Marco Liccione (Variante torinese), Massimo Citro (Medico), Alessandro Meluzzi (Psichiatra), Danilo Calvani (Agricoltore),
Nicola Trisciuoglio (Avvocato – Circolo Ermeneutico Napoli), Vincenzo Sparti (Avvocato – Palermo),
Francesco Alamia (Ideatore della rubrica di economia internazionale “Papà pensanti”),
Ciro Lomonte (Segretario Nazionale Siciliani Liberi),
Linda Corrias (Avvocato – ALU Ass. Internazionale per i diritti umani).
Grazie a Maurizio Pinto, Alessio Graglia e Federico Milieni responsabili Italia Libera Nord Italia, Liguria e Sanremo per aver lanciato la mobilitazione per sabato 11 fuori il Festival contro guerra, Nato e l’intervento di Zelensky.
Grazie a tutti i palermitani e siciliani, i romani e i piemontesi per aver sostenuto la nostra iniziativa, per l’attenzione con cui hanno assistito e partecipato al docu-film su Julian Assange e per la voglia di resistenza, giustizia sociale e libertà dimostrata in questo sabato, 4 febbraio, che sarà ricordato come un altro mattone messo per la costruzione di grande, unitario e plurale movimento di liberazione.
Giuliano Castellino
(Direttore l’Italia Mensile – Capo Politico Italia Libera)