L'Italia Mensile

RIZZO VANNACCI: PER UN FRONTE SOVRANISTA (E POPOLARE)

di Giuliano Castellino

Correva l’epoca del proletariato… dei giovani nati nelle case popolari e cresciuti nelle trincee delle periferie e in quegli anni ’90 già sventolava il Tricolore a difesa del diritto ad abitare ed al lavoro…

Sul finire di quegli anni venne il tempo delle occupazioni… case, palazzi e spazi sociali.

Si esasperarono, contestualmente, le lotte per il diritto all’abitare e contro l’immigrazione incontrollata anche in relazione al diritto al lavoro.

Si urlava nelle piazze… “Casa e lavoro agli italiani” … “Non ci sono lavori che gli italiani non vogliono fare, ma salari inaccettabili”.

E sventolava il tricolore della Patria e del Pipolo nel cielo… garanzia di unità nella lotta oltre gli archetipi isterici della politica pseudotradizionale…

Eravamo noi!

E ancora Noi eravamo il Tricolore che sventolava nel cielo dell’Urbe e di ogni città del Paese “in prima linea” contro la dittatura sanitaria e l’apartheid del Green Pass.

Siamo Noi quelli del “né destra né sinistra”… contro gli stereotipi che sanno ancora di novecentesco…

Noi siamo stati e siamo Pentecoste di Libertà contro gli opposti estremi…

Iniziammo a dialogare con chi proveniva da “sinistra”… attivisti stanchi e logorati dall’antifascismo quanto Noi che eravamo estenuati da anni di anticomunismo.

“E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica”… ebbe ad insegnarci il Maestro…

Ci dettero dei “pazzi”…

A destra ci accusavano di essere diventati compagni…
A sinistra che i compagni stavano con i fascisti…

I media non hanno giammai smesso di criminalizzare e mostrificare per nome e per conto del sistema.

Anni duri, faticosi, irti di rupi e ostacoli che hanno richiesto sacrifici perché la marcia continuasse verso diversi scenari su nuovi orizzonti…

La strada che decidemmo di percorrere e sulla quale siamo – l’unica via rivoluzionaria possibile – era lontano da “porti sicuri”.

Nessuna nave è costruita per rimanere attraccata ad un molo…

Noi amiamo navigare in mare aperto inaugurando e interpretando nuove rotte…

Non ci hanno fatto paura le onde alte…

Ricerchiamo nuovi mondi…
Non l’unione di passati… né “rossobrunismo”, né tangenza “degli opposti che si toccano”…

Qui con Noi e tra Noi danzano uomini e donne liberi e liberatori, dirigenti e militanti, lavoratori, famiglie e proletari, che si ritrovano a nuovi approdi tenendosi per mano…

Punto di approdo è il Sovranismo Popolare.

E non siamo più soli.
Il popolo è in marcia e ci segue…
Avvertiamo il suo passo alle nostre spalle…

In Europa e nel mondo i Sovranisti Popolari trionfano.

E in Italia il Sovranismo Popolare cresce.

Ed oggi plaudiamo e accogliamo con favore e fortemente, con tutte le nostre forze, sosteniamo l’iniziativa di venerdì 18 ottobre… a Roma…

Vedere Rizzo e Vannacci confrontarsi è un segno dei tempi nuovi… dei nuovi approdi…

Quei semi che, con durissima fatica, custodimmo e coltivammo danno i frutti che abbiamo a lungo sperato…

L’ex leader del Partito Comunista e Mister X Decima Mas che si incontrano per parlare di guerre, lavoro, ingiustizie sociali…

Le parole di Marco Rizzo sono da abbracciare e diffondere ovunque: “Il mondo sta cambiando in negativo. Guerra, impoverimento, distruzione dei diritti sociali e della nostra vita, impongono l’apertura di un confronto con tutti quelli che si battono contro lo stato presente delle cose. Non fosse altro per dare una rotta di speranza e dignità alle nuove generazioni”.

Non siamo più soli…
Non eravamo pazzi…

AVANTI…
PER IL SOVRANISMO POPOLARE!

Un commento su “RIZZO VANNACCI: PER UN FRONTE SOVRANISTA (E POPOLARE)

  1. Si sta puntando tutto sui Valori Veri, a favore della persona per la difesa della dignità, del diritto all’esistenza e alla libertà nel senso più profondo del termine, del rispetto del lavoro che restituisce dignità all’uomo quando idoneamente riconosciuto e legislato da politiche serie che ne tutelano il lavoratore, finalmente la famiglia al centro come nucleo della società…bisogna ripartire dal rispetto interpersonale, dall’educazione della prole per avere generazioni serie attente alla polis…sarà molto interessante questo confronto! H.C.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *