(AGENPARL)
Grande successo per l’incontro al Teatro Rossini, in Piazza Santa Chiara, al Congresso di Meritocrazia Italia tra i due “paladini del politicamente scorretto” applicato alla politica” il coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare Marco Rizzo e l’europarlamentare Roberto Vannacci.
Secondo Marco Rizzo “Oggi il tema della battaglia contro il politicamente corretto è intersecato con la lotta alla guerra, al pensiero unico, al falso ambientalismo. Per questo motivo siamo oggi seduti assieme a confrontarci.”
“Rispetto a chi ha avuto la mia storia, ma oggi appoggia le multinazionali, la grande finanza, la Nato e l’Unione Europea è meglio Vannacci che ha fatto un discorso coraggioso al parlamento europeo contro la guerra. Carola Rackete ha votato per la guerra, Vannacci contro”.
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“Io sono il diavolo, lui l’acqua santa”. Roberto Vannacci e Marco Rizzo, coppia di fatto per un’ora.
“Ma non facciamo un partito – giura l’ex comunista Rizzo, l’acqua santa – bisogna trovarsi, discutere…”.
Ci vuol tempo, ma non è escluso.
Nemmeno il generale, autoproclamotosi “diavolo”, ha fretta…
Rizzo sorride e gli strappa una foto con la sua maglietta rossa quasi amaranto parà: “Io sto con Marco Rizzo – c’è scritto su – e tu?”.
Sul palco duettano per quasi un’ora, sembra poco al generale che si stava appena scaldando ed è venuto apposta da Bruxelles.
Un duetto d’amore contro “il politicamente corretto che vuole distruggere la società occidentale…”
“Volete sapere che c’entra l’asterisco alla fine della desinenza delle parole con la pace? O l’obbligo del cappotto termico?
C’è un filo comune che lega tante problematiche – rivela Rizzo alla platea – chi tira i fili sono quelli che ci dicono che dobbiamo fare l’integrazione a milioni di persone che arrivano in Italia. Ma se aumenta la criminalità, finiscono le pensioni, la sanità pubblica, i trasporti…”
“Ho parlato con le multinazionali del food – racconta ancora Rizzo – mi hanno detto che se in coppia si consuma 2, da soli si consuma 1,3: Noi con le monoporzioni sfasciamo le famiglie…”
Melodia per le orecchie di Vannacci, che sorride, e si gode la sviolanata pubblica dell’ex comunista.
“Erano tutti comunisti – suona Rizzo – quando sono finite le poltrone sono diventati del Pd. Ho meno problemi a stare seduto al fianco di un uomo coraggioso come Roberto, l’unico che ci ha messo la faccia sull’uranio impoverito per difendere i suoi uomini. In Europa ha fatto un discorso sulla guerra che resterà nella storia”.
Accomunati dal servizio militare, ma non troppo: “Lui è un generale, io un semplice caporalmaggiore”.
Vannacci gongola.
“Io sono il diavolo, poi c’è l’acqua santa…”, esordisce rivolto al suo interlocutore.
“L’acqua sta bollendo”, si esalta Rizzo.
“Lo scopo del politicamente corretto è sfasciare la società occidentale – osserva il generale – l’hanno lanciato gli ex marxisti che hanno capito male il marxisimo”.
Lui, invece, ne è studioso e divulgatore, “per questo mi danno dell’omofobo, xenofobo, misogino”.
Si prendono gli applausi i “due uomini sorretti da grandi idee” (Rizzo) e sembran quasi pronti ad armarsi contro “i guardiani della morale: politici, influencer, giornalisti” (Vannacci).
Il generale è a Roma, ma “col cuore in Sicilia” accanto a Salvini, “che ho sempre difeso”…
Il tempo purtroppo scade, proprio quando i due sono lanciatissimi contro gli avversari “del buon senso” e del politicamente corretto. Ma guardano lontano, in alto.
“Perché – domanda Rizzo – Draghi e von der Leyen non fanno un confronto con noi due?”.
Chissà…