Ci hanno divisi in partiti per poterci dominare meglio.
La classe dominante sta stritolando quella dominata, eliminando ogni conflitto sociale in nome del profitto.
Ci hanno contrapposto tra poveri per poterci distogliere dai nostri comuni problemi.
Ci hanno schierati a destra, a sinistra, al centro, inventando teorie a compartimenti stagni, assicurando l’assurda inconciliabilità del nazionale e del sociale, del personale e del comunitario.
Soprattutto in Italia e in tutto l’Occidente… un molle e flaccido mondo europeo nel quale chi innalzava la bandiera della Patria non poteva essere per la lotta di classe e viceversa…
Ah popolo dimentico delle lotte socialcomunitariste di di cheguevariana memoria… “Patria o muorte!” .
Ci hanno sospinti, così, l’uno contro l’altro in nome di falsi miti, infettandoci con le ideologie… quando, invece, semplicemente, lo scontro in atto era, esattamente come è oggi… capitalismo contro socialismo!
Hanno fatto in modo che il sangue della migliore gioventù bagnasse il selciato e loro, i mandanti, hanno portato a braccia le bare.
E mentre tutto questo accadeva, l’oligarchia mercantile globalista, che detiene il potere in accordo con l’imperialismo atlantico, ingrassava distruggendo la nostra economia, le nostre libertà, la nostra dignità nazionale e popolare.
Ma il meccanismo si è inceppato.
Soprattutto da 31 mesi a questa parte, quando la “pandemia” ed il capitalismo terapeutico mondiale hanno attaccato popoli e nazioni senza distinzione politica ed ideologica.
L’azione svolta da forze autonome contro i sindacati complici del sistema partitico e da questo dipendenti, l’azione intrapresa in quartieri, scuole, campagne, dalle avanguardie rivoluzionarie, anti-ideologiche ed anti-novecentesche, dimostrano, in questa putrida, attualità inequivocabilmente la volontà di rigetto da parte del popolo di coloro che pretenderebbero di rappresentarlo.
Soprattutto un’opposizione radicale a chi, in nome dell’anti “quello” ed anti “questo” ha sempre facilitato l’avanzata della tirannia globalista.
L’unico anti che portiamo avanti è l’anti-capitalismo militante, senza quartiere e senza compromesso!
L’anti-neocolonialismo che ci sta portando alla guerra, alla carestia, alle catene.
Ma la loro “democrazia totalitaria”, calata dall’alto contro il basso, è in grosse difficoltà.
Per questo più violenta e cattiva.
I grandi mezzi di informazione, ciechi o in mala fede, hanno minimizzato e minimizzano i fatti, non collegano l’emergere di tante situazioni, di tante realtà.
Di tante resistenze che stanno forgiando un grande POPOLO DEL DISSENSO!
Ma il popolo deve conquistare l’autonomia, la libertà, l’indipendenza.
Dobbiamo rifiutare gli schemi.
Tutti gli schemi che il potere ci impone.
Fuggire le classificazioni artificiali, le divisioni inesistenti.
Anche quelli del circo del finto dissenso s.p.a.
Non più di destra, non più di centro. Non più di sinistra.
Fuori dalle sedi dei partiti di regime.
Disertando le loro iniziative. Non più borghesi, mai più complici della borghesia.
Ma uomini.
Proletari in piedi!
Italiani in piedi!
È iniziata la lotta per il riscatto di una intera nazione….
Uomini liberi che, organizzandosi e battendosi nelle fabbriche, negli uffici, nei mercati, nelle città, scoprono un senso nuovo, da tempo smarrito.
Il senso di unità, il senso di creatività che farà e che già sta facendo di questi uomini liberi un popolo.
E questo popolo… isolati e travolti i rappresentanti dell’odierno potere… porrà se stesso alla guida dei propri destini.
Realizzerà una diversa qualità della vita.
Darà corpo ad una cultura propria, schietta, genuina.
Renderà la nostra una nazione libera, socialista, comunitaria e ben governata alla quale saremo lieti di appartenere.
Una nazione che sarà di esempio per i popoli mediterranei ed europei in lotta, anch’essi, per riscattare un vergognoso presente.
Patria o morte… il tricolore del Popolo italiano…
Saremo Noi a guidare gli oppressi contro gli oppressori!
Con gli operai, i lavoratori, le famiglie, il proletariato… per la lotta di classe contro la tirannia globalista!
di Nicola Trisciuoglio e Giuliano Castellino