Un detenuto di 30 anni è stato trovato morto nel carcere di Rebibbia
Il sindacato: “In mancanza di interventi immediati ed efficaci, nelle prossime settimane potrebbe accadere di tutto”
Un detenuto di circa 30 anni, italiano, è stato trovato morto nel carcere di Rebibbia.
L’uomo si è impiccato nella sua cella del reparto G12 della casa circondariale.
È il 59esimo suicidio di un detenuto in Italia dall’inizio dell’anno.
Ne da notizie Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria: “Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla polizia penitenziaria, carenze nell’assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. Il commissario straordinario all’edilizia penitenziaria è già fallito negli anni passati e di certo, anche questa volta, per stessa ammissione del Guardasigilli, Carlo Nordio, non potrà produrre effetti, se non a lungo termine”.
”In mancanza di interventi immediati ed efficaci, nelle prossime settimane potrebbe accadere di tutto. Governo, ministero della Giustizia e Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ne avrebbero la piena responsabilità”, conclude De Fazio.
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