Aleksandr Dugin
I palestinesi si vendicheranno degli israeliani.
A lungo, brutalmente, senza fine, inaspettatamente.
In Israele ci sono 2 milioni di palestinesi. In Cisgiordania sono circa 3 milioni.
A Gaza, anche dopo il genocidio di massa, sono ancora più di 2 milioni.
7 milioni di nemici di sangue.
Anche a mani nude, possono semplicemente strangolare tutti gli israeliani.
Ci sono altri 1,5 milioni di sciiti in Libano, che hanno perso il loro leader carismatico.
Poi ci sono gli sciiti dello Yemen, della Siria, dell’Iraq.
Per non parlare dell’Iran, che Israele ha pubblicamente e duramente umiliato.
Naturalmente, quando tutto si abbatterà su Israele, gli Stati Uniti verranno in soccorso.
Ma se gli israeliani iniziano a essere strangolati, spinti alla disperazione da milioni di arabi, come potranno gli Stati Uniti aiutare?
L’Iran non può non iniziare una guerra.
Può procrastinare, rimandare, fingere di non farlo.
Ma la ragion d’essere dell’Iran moderno si basa sulla distruzione di Israele.
Questa è la legittimazione metafisica della stessa Rivoluzione iraniana: la guerra con Dajjal. L’Occidente = Dajjal.
Israele è quell’ago che è nell’uovo, che è nell’anatra, ecc. dove risiede la morte di Kashchei (il grande Shaitan).
È così che gli ayatollah dell’Iran e dell’Iraq vedono il mondo, come anche gli Houthi ed Hezbollah.
Finora Israele ride degli sciiti e dei palestinesi, distruggendoli come bersagli passivi del suo sistema ad alta tecnologia.
Ma se si arriva al corpo a corpo, senza mediazioni, la forza non è dalla sua parte è lo spirito contro lo spirito è una questione completamente diversa.
Se non si capisce che viviamo nell’era della fine del mondo in corso, non si sta capendo proprio nulla.