Viste le numerose richieste degli ultimi giorni, per fare sempre più chiarezza, ecco quali sono i 7 punti di Italia Libera, frutto della sintesi del popolo del dissenso. Li possiamo riassumere così:
I 7 PUNTI DI
ITALIA LIBERA
Il popolo del dissenso
PACE, SOVRANITÀ, LIBERTÀ;
LAVORO, GIUSTIZIA;
POPOLO, CULTURA
MANIFESTO della RIVOLUZIONE
Per l’alleanza anti-globalista: idee, valori e diritti imprescindibili per il Fronte Unitario di Resistenza.
Un futuro di lotta e di vittoria.
Un inno alla mobilitazione e alla militanza per la libertà!
- PACE
No alla guerra.
No all’invio di armi in conflitti di guerre globaliste.
No a sanzioni.
Opporsi all’imperialismo atlantico, per la sovranità e la libertà dei popoli.
Popoli e nazioni liberi e sovrani devono cooperare per il reciproco benessere e in armonia con i propri interessi nazionali e vocazioni geopolitiche, nel rispetto delle rispettive culture e civiltà.
Il Nostro credo è nazionale e popolare.
Per la difesa ad oltranza dei principi e dei valori che emanano dal concetto di Popolo-Nazione.
Popolo che ha il diritto di essere, di esistere e di agire, di reclamare e di ottenere la sua libertà, indipendenza e autodeterminazione.
USCIRE DALLA NATO è indispensabile per garantire un futuro di pace all’Italia e al mondo.
Da troppo tempo, la NATO sopravvive per alimentare guerre, cambiamenti di regime, povertà e morte.
Mai sostegno alle sue sporche guerre.
Smantellare l’OMS: con la narrazione criminale e terroristica del Covid, l’Organizzazione Mondiale della Sanità è diventata una micidiale macchina da guerra del globalismo, la “tutela della salute” è una minaccia costante alla pace sociale.
No all’agenda di Davos, al golpe globale del Great Reset e alle follie del Wef!
Si alla pace!
No al nuovo ordine mondiale.
- SOVRANITÀ Valore assoluto e prevalente della Costituzione Repubblicana sul qualsiasi forma di normativa europea e globalista.
Fieri di essere italiani, per esercitare e garantire le nostre libertà, dobbiamo riconquistare la nostra sovranità; monetaria, industriale, energetica, alimentare, militare, popolare.
L’Italia era la quarta potenza mondiale, deve tornare ad esserlo in un mondo multipolare, altro che transizioni ecologiche dettate da Davos!
La produzione industriale e agricola va incentivata e sostenuta dallo Stato.
Fuori da euro e UE, liberi dalla NATO e dall’OMS, finalmente padroni a casa nostra, protagonisti nel Mediterraneo e nel mondo.
La Russia deve essere europea, per un Continente che deve avere Roma e Mosca come faro e culla di Civiltà, per edificare una Nuova Europa di Pace, proletaria e popolare. Fondata sul Lavoro, l’identità e il solidarismo.
Stampare moneta non a debito, nazionalizzare la Banca d’Italia!
Combattere usura e speculazione, mercati e finanza.
Ritorno alla terra, all’industria nazionale e socializzata e alla leva obbligatoria, riconsiderare il nucleare ormai evoluto, per puntare all’autonomia energetica.
Nuova legge elettorale proporzionale che restituisca potere al popolo!
Presidenzialismo e democrazia diretta.
Perseguire in ogni atto politico la lotta di liberazione dal nuovo ordine mondiale.
- LIBERTÀ
Diritto inalienabile dell’uomo che viene al mondo è quello alle libertà fondamentali, da trenta mesi violate come non mai.
No ad ogni futuro obbligo vaccinale, no ad ogni forma di lasciapassare e di controllo sociale.
No all’apartheid del Green Pass!
Mai più ricatti sul lavoro e sulla vita!
No ad un futuro da schiavi omologati, indotti ad amare le proprie moderne catene.
Fermare ogni piano di resilienza e transizione ecologica: nuovi cavalli di Troia del golpe globale del Great Reset.
No alla tirannia finanziaria, ecologista e alimentare.
Opposizione all’identità digitale e al post umanesimo.
- LAVORO
Prime complici della tirannia tecno-globalista sono le consorterie sindacali, che vanno soppresse.
Al loro posto, sulle basi di un’autentica cultura e civiltà del lavoro, collegi legali diffusi sul territorio che garantiscano assistenza legale gratuita a difesa del diritto naturale al lavoro e alla proprietà.
Attuazione dell’articolo 46 della Costituzione (PARTECIPAZIONE E COGESTIONE) per le aziende statali e non.
Senza lavoro non esiste giustizia sociale.
Reddito di cittadinanza attiva e Reddito di maternità.
Per Reddito di cittadinanza attiva si intende occupare chi senza lavoro in occupazione socialmente utile o nella produzione nazionale.
Reddito di maternità per la tutela della famiglia e dell’infanzia: 1.000 euro a figlio dal momento del concepimento alla fine del ciclo scolastico.
- GIUSTIZIA
Lo stato profondo italiano si regge su un sistema malato, che ha nella magistratura lottizzata e politicizzata una delle sue colonne portanti.
La distruzione della migliore classe politica e industriale del dopoguerra è stata possibile grazie a certi giudici, complici della grande finanza.
Il sistema giustizia va urgentemente e radicalmente riformato; separazione delle carriere, abolizione del CSM e dell’ANM e giurie popolari sono indispensabili.
Responsabilità civile e penale dei magistrati!
Istituire una Corte composta da non magistrati, ma da tecnici del diritto che non esercitino la professione di avvocati.
Il diritto romano e la dignità che il cristianesimo riconosce all’uomo creatura di Dio, tornino ad essere la nostra bussola.
Riforma dell’esecuzione delle pene, che salvaguardi il popolo laborioso e la dignità di chi deve scontare una pena.
ABROGARE il carcere come forma di detenzione.
- POPOLO
La lotta di popolo è il motore della storia.
Restituire potere al popolo, cuore e anima della nazione.
Superare il 900, lo scontro destra-sinistra, i veleni delle ideologie.
Popolo unito ogni minaccia è vana.
Popolo forte e compatto nella sua pluralità, per un fronte di liberazione nazionale plurale, inclusivo, che innanzi il Tricolore, bandiera nazionale e popolare.
Popolo cementato dal comunitarismo, sintesi dei valori nazionali e di quelli sociali e solidaristi, che coniuga identità e comunità, tradizioni e diritti sociali, radici e socializzazione.
- CULTURA
Il pensiero unico politicamente corretto opera da decenni per destrutturare la logica naturale, un tempo condivisa sia da Peppone che da Don Camillo.
Senza l’azione devastante di questa ideologia contro natura, il moderno terrore giacobino non sarebbe stato possibile.
La sana formazione delle nuove generazioni, contro le follie del gender e le leggende nere costruite sulla nostra storia per indurre all’oblio della nostra civiltà, potrà garantirci un futuro di libertà nella consapevolezza.
Rilanciare la millenaria civiltà greco romana e cristiana per riedificare il pensiero libero e forte contro il pensiero unico e debole.
Una cultura libera dall’imperialismo liberale e liberista, che si liberi dalle catene del capitalismo e della speculazione, del materialismo e del consumo.
Per una cultura di popolo, attiva, partecipata, fuori gli schemi dell’oppressore, che sia leva di emancipazione per gli oppressi.
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