Aleksandr Dugin
Le parole di Putin, secondo cui “avremmo dovuto iniziare prima”, valgono molto. In genere le autorità non amano ammettere gli errori, nessuno di loro, e qui Putin non fa eccezione; in alcuni casi (come fermare la Primavera russa del 2014 e i successivi accordi di Minsk) ammettere un errore è di per sé un passo molto coraggioso. È il passo di un governante forte, sicuro di sé e della sua missione, abbastanza sicuro da non temere di dire la piena – sì, dura – verità.
Ma è la sua, ed è allora che il potere della verità si unisce al governante, non lo indebolisce ma lo rafforza, moltiplica il suo potere e costruisce la fiducia del popolo. Un leader condizionato eviterà sempre la verità.
Un vero governante la guarda negli occhi. Stiamo vivendo un momento di svolta nella storia complessiva del nostro Stato.
La Russia deve ancora diventare un vero Stato, ma siamo sulla strada giusta.
(Fonte https://t.me/ideeazione)