di Fabio C. Maguire
A San Pietroburgo si è celebrato il 26° Forum economico internazionale (SPIEF) che ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da oltre cento paesi in tutto il mondo.
L’evento ha trattato principalmente de “Lo sviluppo sovrano, la base di un mondo giusto. Uniamo le forze per il bene delle generazioni future”.
Per l’occasione, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin si è rivolto alla sessione plenaria del Forum, fornendo una panoramica generale sulla situazione economica della Russia.
Con dati e grafici alla mano Putin ha illustrato l’eccezionale reazione del paese alle sanzione imposte dall’Occidente collettivo.
Secondo il Presidente, “il secondo trimestre è stato il periodo più complicato per l’economia russa nel 2022, ma la strategia scelta ha poi funzionato.”
Infatti, “la disoccupazione del 3.3% non è mai stata così bassa nella nostra storia recente, ha dichiarato Putin, e l’inflazione è più bassa di praticamente tutti i paesi occidentali, vicina al minimo storico del 2.9%.”
Nel corso dell’operazione militare speciale, “oltre 1.7 milioni di persone sono uscite dalla povertà nel 2022”.
“Povertà e diseguaglianze si riducono, forniamo un sostegno mirato ai cittadini meno abbienti, i loro redditi sono aumentati del 30%. Abbiamo sostenuto la domanda nell’economia, fornito lavoro alle imprese e alle aziende e impedito l’aumento dei prezzi. Abbiamo mantenuto una politica monetaria bilanciata responsabile. Le nostre finanze pubbliche sono in pareggio.”
Si é soffermato poi sulla “guerra economica” dell’Occidente.
Secondo il Presidente, la politica sanzionatoria ha fallito e l’obbiettivo di costringere la Russia all’autarchia non è stato raggiunto: “queste previsioni non si sono concretizzate.”
Il Prodotto Interno Lordo è cresciuto del 3.3% in termini annui e dal 1° gennaio 2023 il salario minimo è stato aumentato del 6.3% e, secondo le stime, questo dovrebbe raddoppiare entro il 2030.
Riguardo all’andamento dell’Operazione in Ucraina, il Presidente si è soffermato sull’attuale controffensiva ucraina: “da qualche parte le unità ucraine riescono a raggiungere la prima linea, da qualche parte falliscono. Non hanno raggiunto i loro obbiettivi e le loro perdite sono molto grandi, più di 1 a 10 rispetto all’esercito russo.”
Il Presidente ha concluso riconoscendo che “il sistema internazionale neo-coloniale e illegale ha cessato di esistere. Al contrario, l’ordine mondiale multipolare si sta rafforzando. Questo è un processo inevitabile.”