di Fabio C. Maguire
Mentre in Gabon si è consumato il settimo colpo di Stato della regione, il Presidente Vladimir Putin è tornato a parlare della situazione in Niger.
Nel suo discorso, durante un incontro con il leader del Mali Asimi Goita, ha ribadito perentoriamente il sostegno della Russia alla popolazione africana, avvertendo la coalizione filo-occidentale dell’ECOWAS, la Francia e gli Stati Uniti di abbandonare l’idea di qualsiasi intervento militare nella Repubblica del Niger.
Secondo il Presidente Putin, la soluzione della crisi deve essere perseguita attraverso strumenti politici e diplomatici, in caso contrario ci saranno grandi conseguenze.
La guerra è stata pianificata per espandersi ed allargarsi oltre il Niger, ha dichiarato il Presidente da Mosca.
Washington, Londra e Parigi sono stati avvertiti, in Niger non si ripeterà quello che è successo in Libia nel 2011.
La Russia si impegnerà per garantire la sicurezza e la stabilità del paese, arrivando a minacciare l’Occidente di ripercussioni che “neanche possono immaginare” qualora il Niger dovesse essere attaccato.
La Wagner ha rinforzato la sua presenza nel paese, marcando completamente la capitale.
Secondo alcune fonti africane, diverse centinaia di volontari della PMC sarebbero arrivati in Niger nelle ultime 24 ore.
La Wagner avrebbe preso posizione a Niamey, collaborando attivamente con le autorità locali per assicurare al paese una salda ed efficiente difesa militare.
Anche Mali e Burkina Faso hanno duramente lavorato nelle ultime settimane, trasferendo rinforzi ed equipaggiamenti ed inviando un chiaro segnale alla NATO di “non osare a ripetere in Niger ciò che è stata commesso in altri paesi” che hanno sfidato l’egemonia occidentale.
La giunta militare di Niamey ha nel mentre interrotto l’approvvigionamento idrico ed elettrico del consolato francese nella capitale e, dopo il secco rifiuto dell’ambasciatore di abbandonare il paese, le autorità locali hanno deciso di rimuovere l’immunità diplomatica al suddetto.
Adesso l’ambasciatore di Parigi potrebbe essere arrestato o spostato di peso dalla polizia senza contravvenire a nessuna norma internazionale.
Sempre davanti al consolato francese, centinaia di manifestanti si sono radunati per richiedere l’immediata espulsione dell’ambasciatore e del suo entourage.
Nonostante l’annuncio dell’ECOWAS di un’imminente operazione in Niger, non vi sono stati sviluppi o movimenti rilevanti al confine.
La presenza di paesi come Mali, Burkina Faso, Libia, Egitto, Ciad e Algeria al fianco dei rivoltosi nigerini potrebbe scongiurare un intervento straniero, ma la Russia resta il deterrente principale contro le illegali e criminali azioni della NATO e dei suoi Stati-vassalli.