di Fabio C. Maguire
Il Presidente della Russia Vladimir Putin ha incontrato la rappresentanza africana a San Pietroburgo.
Durante l’incontro Putin ha illustrato un documento inerente ai negoziati di pace con l’Ucraina.
Il Trattato sulla neutralità permanente e le garanzie di sicurezza dell’Ucraina è un accordo siglato dai rappresentanti di Mosca e di Kiev nell’ambito delle trattative di pace di Istanbul di fine marzo 2022.
Al fine di creare delle condizioni favorevoli per ulteriori colloqui, nella primavera dell’22, Mosca ha compiuto un “gesto di buona volontà” ritirando le sue truppe da Kiev e dalle regioni di Sumy e Chernihiv.
Il Presidente Putin ha spiegato che “la Russia non ha mai rifiutato i negoziati. In Turchia si è svolta un’intera serie di colloqui tra Mosca e Kiev per sviluppare misure di rafforzamento della fiducia e preparare il testo del trattato stesso.”
Dopodiché l’accordo preliminare è stato completamente disatteso da Kiev.
“Le autorità ucraine, come fanno di solito i loro padroni, hanno gettato tutto nella pattumiera della storia,” ha detto Putin, “hanno ritrattato tutto e ci hanno imbrogliato di nuovo”.
“Non eravamo d’accordo con la parte ucraina che questo documento sarebbe stato riservato, ma non l’abbiamo mai reso pubblico, ne commentato,” ha raccontato il Presidente russo, “il progetto del trattato è stato siglato dal capo del gruppo negoziale di Kiev, ha messo la sua firma. Eccola!”
Putin ha proseguito spiegando il documento alla delegazione africana: “si tratta delle garanzie che hai citato, caro amico. Diciotto punti. Tutto è spiegato dalle unità di equipaggiamento militare fino al personale delle forze armate. Ecco il documento. Questo è stato sottoscritto dalla delegazione di Kiev. La firma vale.”
Infine, ha raccontato sempre il leader del Cremlino, altri accordi sono stati sempre mediati dalla Turchia per consentire il transito dei carichi di grano e cereali utilizzando i porti nel Mar Nero.
“Accordi siglati e rinnovati dalla Russia, senza ottenere nulla in cambio,” ha detto Putin, “e dopo il danno la beffa: i “corridoi del grano” sono stati sfruttati dagli ucraini per attaccare le navi russe e, inoltre, è ormai certo che i paesi occidentali hanno utilizzato perfino i mercantili per giungere armi e mercenari a Kiev.”
La Russia è stata metodicamente ingannata.
La diplomazia russa, ingenuamente, ha creduto alle promesse dell’Occidente, rimanendo però puntualmente fregata.
Questa è una storia iniziata nel lontano 1991 e che ancora oggi si ripete.
L’Occidente ha perso tutta la sua credibilità e nonostante questo la Russia si è sempre interessata a negoziati e proposte di pace.
Il Presidente russo Vladimir Putin si è, infatti, nuovamente dichiarato pronto per un dialogo costruttivo con tutti coloro che sono realmente interessati a porre fine al conflitto e che vogliono una soluzione pacifica per l’Ucraina.