Giuliano Castellino
Un Partito Sovranista Popolare, basato sull’impostazione filosofica di Fusaro, con la guida spirituale di monsignor Viganò, forte dell’esperienza di Rizzo, e Alemanno. L’ironia di Vauro. La forza comunicativa di Santoro. Il Popolo della Terra di Calvani, che sia in grado di mettere insieme le forze No vax di Cunial, Teodori e di tutto il movimento che si è opposto alla dittatura sanitaria, che possa recuperare un Di Battista e coinvolgere tutte le energie ed i movimenti No Nato, contro la guerra e vicini alla causa palestinese.
Un partito lontano dalle nostalgie del ‘900, che superi destre e sinistre, che non si faccia toccare dal letale veleno antifascista e che non rimanga incastrato dall’anticomunismo in assenza di comunisti, che torni alla militanza, ai quartieri, presente e attivo nei conflitti sociali, una realtà matura che non abbia più paura dei Castellino e, anzi, ne comprenda la forza di aggregazione popolare e il radicamento territoriale.
Un partito sicuro di essere la sola voce di popolo che non si faccia intimorire dai salotti radical-chic e dai soloni borghesi della pseudo cultura di regime, perché la battaglia culturale è davvero la madre di tutte le battaglie: a quel paese il mainstream e i media di regime e la spazzatura di cui ci sommergono.
La continua divisione e frammentazione è la morte del mondo anti-sistema, un Partito Sovranista Popolare comprende che, partendo da punti fermi radicalmente anti globalisti, l’unione nella pluralità è un valore…
E, anche se oggi questo sogno sembra essere più che altro un miraggio in mezzo al deserto, è pur sempre questa l’unica direzione da tenere, ostinata e contraria, multipolare, sovrana e popolare.
Tutto il resto è, nel migliore dei casi, una snervante perdita di tempo e di energie appresso a guerre personali, nel peggiore un tradimento… contro una Patria che ha bisogno di tutto tranne che di questo, un’Italia che ha urgentissimo bisogno di trasformare un bel sogno in autentica realtà.
sì…ma non credo sia solo il momento di provare né tanto meno il momento di “provare a sognare”…..è il momento della prassi è il momento del fare per bloccare la letale macchina della I.A. e del globalismo….A tal fine non credo possano bastare la ottima ma ripetitiva teoria del nostro amico Fusari, né la ottima ma teologica ribellione del Viganò che rimane pur sempre all’interno di una quasi medioevale disputa tra chierici, nè tanto meno la “opportuna politicamente” correzione di tiro dell’ex “pelato servo della NATO “